Quando la fantascienza non paga (nemmeno se è di Spielberg). Per una volta che la Rai arriva per prima su una serie tv statunitense è un peccato non vedere buoni risultati. Già, perché gli ascolti non sono eccezionali, la scorsa settimana solo il 2,4% di share in prima serata è onestamente davvero poco se si considera che i competitor erano Porro su Rai2 e le suore di “Che Dio ci aiuti” su Rai1. Un peccato ancor più se si pensa che “Extant” è coprodotta da Steven Spielberg e ha come protagonista Halle Berry. L’attrice americana è l’ennesimo caso di personaggi del cinema che scelgono la tv per rilanciarsi o semplicemente per esplorare un pubblico diverso. Tra l’altro, la serie prodotta dalla Cbs è un continuo di citazioni del grande schermo. Una su tutte proprio un film di Spielberg: “A.I. – Intelligenza artificiale” peraltro basato su un’idea di Stanley Kubrick. La trama racconta di un’astronauta – Halle Berry – che torna sulla terra dopo una missione scoprendo di essere incinta, ovviamente di qualcosa di alieno. E da lì accade di tutto. Nel frattempo, sulla terra, assieme al marito – l’attore Goran Visnjic – sta allevando un bambino “artificiale” che più passa il tempo e più tutti si accorgono che diventa sempre più umano. La serie tv è partita negli Usa lo scorso luglio, per cui l’arrivo in Italia in questo periodo è quasi contemporaneo. E al momento esiste solo la prima stagione che è composta da 13 episodi. Rai3, “Extant”
Cuccioli eroici e parlanti, star della tv. Gli “esperti” della materia – ossia i bambini di età compresa tra 1 e 4 anni e i loro genitori – lo ricollegano soprattutto a “Manny Tuttofare” per via dei disegni e di come è strutturata la serie. La differenza sta nel fatto che con Manny i bambini crescevano con l’idea che avrebbero fatto i fabbri, gli elettricisti o tutt’al più i carpentieri, mentre con i cuccioli della “Paw Patrol” ci si spinge un po’ oltre, e questa volta le professioni sono il vigile del fuoco, il poliziotto e anche l’elicotterista! Il protagonista è Ryder, un ragazzo di 10 anni che vive ad Adventure Bay in una base super tecnologica nella quale ci sono anche sei cuccioli ovviamente parlanti e ciascuno con una specialità. E ogni volta che c’è una situazione di pericolo, la squadra accorre per risolvere il problema. La serie va in onda sui canali tematici per bambini su Sky. Va detto che in questa prima fase di assestamento dei canali tematici, quelli dedicati ai bambini sono sicuramente i canali che hanno maggiormente fidelizzato il pubblico. Anche la Rai, sul digitale con “Yo-Yo” e “Gulp”, ha ammesso che quella che doveva essere solo una sperimentazione è andata al di là di ogni più rosea previsione. Complici ovviamente i bambini, padroni assoluti del telecomando! Nick Jr, “Paw Patrol”
Il Talk è morto, viva il Talk! Dopo l’esordio disastroso Santoro l’ha detto: i talk-show non tirano più e questa è l’ultima volta che lo faccio. Ovviamente non ci crede nessuno, tanto più che su La7 gli ascolti non sono mai alti di default, quindi perché prendersela tanto adesso. Floris ad esempio lo vedono in pochissimi e lui, avendo ottenuto quello che pretendeva dalla Rai e cioè di andare in onda tutti i giorni, pare non se la prenda più di tanto. Se solo sulla rete di Cairo ci sono: “diMartedì” “Piazza Pulita” “La Gabbia” e “Servizio Pubblico”, sommati a “Porta a Porta”, “Ballarò” e “Virus” solo per citare i più noti, perché a nessuno viene in mente che forse c’è un problema di saturazione da parte del pubblico? Ora, non ci sono molte strade: o si cerca di individuare le famiglie del campione Auditel per corromperle… oppure la tv deve capire che devono aprirsi nuove strade. Santoro e la sua predica del giovedì sera: lunghissima, lenta, faziosa e – peggio ancora – il predicatore è sempre vestito un po’ così così (un costumista?!). Come pretendere di avere un pubblico, ora che Floris gli ha pure copiato pezzi di scenografia arrampicando pure lui il pubblico su per i muri?! La7, “Servizio Pubblico”