
Luglio doveva essere il mese della “chiarezza” per l’azienda pubblica De Piccolellis di Foggia. Almeno secondo quanto dichiarato dal presidente Antonio Tulino a l’Immediato. Sempre secondo l’avvocato foggiano, alla fine di giugno sarebbe stata inaugurata l’Oasi Bianca, una struttura per anziani in Viale degli Aviatori. Ma sotto il sole estivo nulla di tutto questo è accaduto. Qualche tempo fa la Regione Pugila aveva richiesto il commissariamento della Asp per via di alcune scelte operate nella gestione delle assunzioni (LEGGI).
Adesso scoppia il caso della dipendente Anna Rita Lepore, persona vicinissima al presidente (per molti sarebbe la compagna), sempre schermata dalle polemiche da Tulino. “Ad oggi – fanno sapere fonti vicine al management – Tulino non ha fornito alcuna spiegazione concreta in merito ne tantomeno documentazione attestante un bando pubblico e relativa selezione per l’assunzione del personale attualmente in carico all’Ente e, cosa più importante, continua ad affermare l’estraneità della Lepore. Il caso Lepore è emblematico, assunta dal 2011 al 2012 a tempo determinato dalla srl Servizi De Piccolellis (società satellite della Asp), poi transitata magicamente alle dipendenze della Azienda di servizi alla persona ed a tempo indeterminato 25 giugno 2012. Non c’è traccia di un Bando, di una selezione e per di più l’assunzione sarebbe avvenuta in un periodo in cui, per disposizioni regionali, la pianta organica era bloccata. A conferma di questa forte anomalia – precisano le stesse fonti -, la Regione il 4 giugno 2013 (nota di protocollo numero 560 del 2013) inviava richiesta di chiarimenti sul personale in carico alla ASP (Oggetto: richiesta dati per adempimenti urgenti), cui seguiva la risposta a firma di Tulino del 28 giugno 13 in cui tra gli altri menzionava la Lepore come dipendente a tempo pieno e indeterminato”.
Sarebbe partita anche una indagine per comprendere come mai, tra le delibere al vaglio della Regione, non risulti proprio quella di assunzione della Lepore, avvenuta con le stesse modalità delle precedenti e per giunta in un periodo di blocco della pianta organica. Peraltro, l'”anomalia” sarebbe stata più volte segnalata al dottor Ruggiero, dirigente regionale responsabile della vigilanza per gli Enti che operano nei Servizi Sociali e firmatario del provvedimento. Sembrerebbe questo, dunque, l’ennesimo episodio poco chiaro nella gestione della struttura foggiana che si occupa di servizi socio-assistenziali e socio-sanitari.
LA PIANTA ORGANICA DICHIARATA DA TULINO