“Raffaele Fitto viene a riabbracciare i suoi territori e per svolgere un’azione aggregativa anche in vista delle regionali”. Lucio Ventura, rieletto consigliere della Puglia prima di tutto, commenta così l’arrivo dell’eurodeputato a Foggia domani. Alle 11e30 si recherà in comune per un saluto al nuovo sindaco Franco Landella e a mezzogiorno terrà una conferenza stampa nell’auditorium Santa Chiara. Un “sigillo sulla vittoria- dice Bruno Longo- questo è l’unico capoluogo della Puglia ad avere un sindaco di centrodestra”.
In una delle sue dichiarazioni, l’ex governatore pugliese aveva marcato la differenza con Bari: “Si è vinto a Foggia perché siamo stati uniti”. Chi ha svolto la sua campagna elettorale per Landella, conferma la “compattezza” della coalizione in questa tornata elettorale, europee a parte, in cui le frecciate tra Ncd e Fi sono state all’ordine del giorno. “Fitto sta pensando -aggiunge Ventura- a una Forza Italia più forte al sud perché lui è un uomo del sud, e sta ricominciando a parlare di primarie. E’ possibile che immagini un ruolo a livello nazionale anche se come sta la situazione, con il Ncd che oggi si vuole ricompattare e poi cambia idea la cosa non è semplicissima”.
C’è da ridefinire gli equilibri tra i due partiti, ma nessuno presuppone che domani si discuterà di questo, o del perché, per esempio, dove si è vinto le due formazioni vanno d’amore e d’accordo e dove si è perso si scaricano i sindaci il giorno dopo, vedi S. Severo. Bruno Longo non condivide questa lettura: “Vogliamo parlare degli stracci che stanno volando nel centrosinistra tra Piemontese e Rauseo?”.
Le regionali sono il prossimo orizzonte elettorale, con la lista del professor Schittulli che ha fatto la sua comparsa nei territori per le amministrative e che sarebbe disposto, come ha dichiarato in più occasioni, ad una candidatura a governatore. Presto per parlarne, “abbiamo vinto qui a Foggia contro i titani, se ci fosse stato Mongelli avremmo vinto comunque- prosegue Bruno Longo. Ora siamo concentrati sul lavoro al Comune”.
La giunta è in via di formazione, gli appetiti sono tanti: in qualche discussione preliminare- mercoledì si riuniscono le segreterie di partito- il numero degli assessori è salito a dodici, numeri eccessivi anche per i posti nelle partecipate, qualche difficoltà per inserire quattro donne in giunta in base alla legge sulla parità di genere. “Il problema è come persone competenti ma inesperte possano far fronte all’impegno da assessore anche nel loro rapporto coi dirigenti”, dice Longo, il quale è sempre dello stesso parere: “I dirigenti vanno ruotati e cambiati e voglio verificare se è vero che qualcuno di loro ha sostenuto Marasco”.
Il passaggio di consegne tra Landella e Mongelli al comune di Foggia è già avvenuto, tra mazzi di rose arancio e parole di futura collaborazione. Ora dovrebbe avvenire quello più delicato, il “passaggio di cassa”. “Dobbiamo capire prima di firmare la verifica ”, è la risposta di Longo, Ventura parla di “stato dell’arte da conoscere, di “report” sui vari assessorati: “La verifica deve essere corredata dalla certificazione della tecnostruttura sullo stato degli impegni di spesa assunti ad oggi dall’amministrazione uscente e dei debiti esistenti creati fono ad oggi”. Suggerimenti che stanno dando anche al sindaco, il quale pare sia messo molto in ascolto dei suoi consiglieri. Da “riqualificare” con corsi di aggiornamento sulla propria professionalità anche i dipendenti comunali: “Non dimentichiamoci che siamo in Europa e che loro sono la nostra carta di identità verso i cittadini”.