Sulle tracce dei Templari nella Magna Grecia

“Casa Vestita”: la collezione privata del maestro ceramista Mimmo Vestita che – restaurando un antico palazzo dalle fondamenta – si è imbattuto in una serie di straordinarie testimonianze artistiche…

Per chi giunge nel cuore del suggestivo Quartiere delle Ceramiche di Grottaglie (TA), la bellezza è sempre a portata di mano. Si potrebbe quasi dire che non è sorprendente, quasi attesa, entrando nella dimensione sospesa nel tempo delle più autentiche botteghe artigiane, dove oggetti di uso comune e altri d’arte si trasformano in vere emozioni: dalle forme semplici e lineari al tripudio di colori, tutte le forme sono sapientemente modellate dalla passione di mani che non sanno dimenticare la tradizione.

L’esempio più alto e sublime si consuma nel Museo della Ceramica che trova sede nell’ala sud-est del Castello Episcopio: già l’edificio, ubicato nella parte più antica del borgo, per secoli simbolo del potere feudale dei vescovi tarantini, è di grande interesse per la presenza dell’antica torre (oltre 28 metri) e dell’ampio loggiato interno, ma chi scende negli ambienti anticamente utilizzati come stalle troverà un incredibile numero di manufatti ceramici di uso domestico e ornamentale rappresentativi della tradizione figulina locale.

La vera sorpresa, la novità assoluta, è rappresentata da “Casa Vestita”: la collezione privata del maestro ceramista Mimmo Vestita che – restaurando un antico palazzo dalle fondamenta – si è imbattuto in una serie di straordinarie testimonianze artistiche che testimoniano la storia di Grottaglie dall’età romana al Rinascimento, passando per l’alto e il basso medioevo. Chi giunge in via Crispi 63/a non può immaginare cosa troverà all’interno: oltre la meraviglia delle ceramiche del maestro, il sito custodisce al suo interno una chiesa rupestre medievale, risalente al XIII secolo, eccezionalmente e recentemente rinvenuta. Gli affreschi originali dedicati al Cristo, a San Nicola ed a Santa Barbara, fanno rivivere l’antica devozione di gente di mare, con lo sguardo volto a Gerusalemme, così come la incredibile croce simbolo dei Templari scolpita nella roccia. Davvero sorprendente.

In attesa di riconoscimenti “superiori” e di diventare anch’esso un museo, il luogo è visitabile soltanto su appuntamento. Oppure in occasione di allestimenti e mostre temporanee. Un motivo in più per visitare Grottaglie dal 16 aprile, quando – ad ingresso libero – sarà possibile frequentare la mostra fotografica “Iconoclastia: la fede si mostra” del maestro napoletano Francesco Cito, celebre per i suoi scatti pubblicati tra l’altro dal National Geographic, che ha trascorso gli anni più recenti in Puglia, durante il periodo pasquale, nelle città di Grottaglie, Francavilla Fontana e Mottola, documentando i riti della settimana Santa.



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