MI PER… METTA,
SIGNORA ELENA GENTILE,
perché non a Sindaco di Cerignola?
Mi dicono,quelli che la conoscono bene, che è dal 2005 che non salta una
elezione.
È candidata,sempre.
A tutto
Consiglio Regionale, Parlamento Nazionale, Parlamento Europeo.
Si preparava per la Presidenza della Provincia.
Poi hanno abolito le elezioni provinciali, non il relativo carrozzone,come
tenta di darci a bere il Renzisconi.
Ora è lì nell’assessorato più complicato, ma pur sempre quello in cui si
spende di più, si protegge di più, si promuove a più non posso, ora si assume
anche.
Pensavo restasse lì per la gioia di medici,infermieri, para medici, portantini
e un po’ meno degli ammalati.
Invece no!
Si candida ancora.
Candidata a tutto, non a Sindaco.
Dico a Sindaco di Cerignola.
Perché no?
La Sua città.
La Sua gente.
Trampolino, dunque, non meta.
Partenza, non arrivo.
Non interessa l’articolo ?
Come mai?
Lei non è quella della politica, contro i populisti dell’antipolitica?
È politica candidarsi a tutto, ma sempre guardando in su?
È anti politica mettersi a disposizione del proprio quartiere, dei propri
poveri, dei propri abbandonati ?
Si vede che son confuso.
Che ci nasconde?
Forse l’intenzione di lasciar spazio a personalità forti, preparate,
amministrativamente ferrate,di dinamismo politico irrefrenabile.
Come quella del Suo ultimo candidato a Sindaco, il buon Tonti, che queste
qualità assommava tutte.
È, dunque, un sacrificio.
Lascia spazio ad altri, sacrifica se stessa.
E’ altruismo, spirito di servizio, umiltà, disponibilità.
Ben fatto, signora Gentile.
Noi di Cerignola siamo qui.
Nell’immondizia, nel disordine, nel degrado, nell’abbandono più assoluto.
Ma felici di poterla votare.
Un’altra volta, l’ ennesima volta, e poi ancora e ancora ed ancora.
Per il nostro bene.
Grazie dottoressa, troppo… gentile…
Non doveva disturbarsi.