La Regione Puglia non ha competenza sul Progetto riorganizzativo di Trenitalia “Esercizio Long Haul” in relazione alla paventata chiusura dell’Impianto Equipaggi di Foggia. Questo è quanto è stato ribadito dall’assessore regionale ai trasporti Antonio Nunziante durante la seduta della Commissione affari generali, presieduta da Cosimo Borraccino, la cui audizione era stata richiesta dal capogruppo di AP Giannicola De Leonardis, considerata “l’allarmante prospettiva occupazionale determinata dalla ‘Polarizzazione territoriale della gestione’ da parte di Trenitalia, sempre più accentrata anche in merito agli equipaggi, con la riduzione del numero delle sedi chiamate a gestire in particolare il lavoro del personale viaggiante di treni a lunga percorrenza”.
In particolare, l’assessore Nunziante ha esplicitato che la Regione Puglia, pur non avendo competenze in termini di disposizioni inerenti gli investimenti e l’assetto organizzativo della Società Trenitalia, si farà certamente carico di affrontare la problematica insieme all’assessore al lavoro, nel momento in cui le organizzazioni sindacali decideranno di inoltrare la richiesta di contrattazione con Trenitalia, per sostenere le preoccupazioni del personale preposto agli equipaggi appartenente alla sede di Foggia, interessata dal progetto riorganizzativo proposto da Trenitalia.
“Il vicepresidente e assessore al Personale Antonio Nunziante – ha commentato De Leonardis – nell’audizione odierna in II Commissione ha confermato le allarmanti notizie da me e da fonti sindacali anticipate in ordine al progetto riorganizzativo di Trenitalia inerente l’Esercizio ‘Long Haul’ e la paventata chiusura dell’Impianto Equipaggi a Foggia che gestisce l’esercizio dei treni Frecciabianca e Intercity a lunga percorrenza. Un Impianto di gestione e formazione del personale storicamente presente e profondamente radicato nel nostro territorio e nella nostra regione, la cui chiusura comporterebbe l’ennesimo schiaffo e depauperamento per la Puglia e per il Mezzogiorno d’Italia (Nunziante ha anticipato la scelta dei vertici aziendali che invece avrebbero ‘salvato’ quello analogo presente ad Ancona), che avrebbe una pesante incidenza in termini occupazionali nel presente e soprattutto nell’immediato futuro. Una scelta e una decisione presa – come ormai consuetudine – dal management aziendale in splendida solitudine, senza alcun confronto, senza alcun dialogo e comunicazione diretta con le istituzioni e le parti sociali interessate. Prima che dall’informalità si passi all’ufficialità, la politica ha quindi il dovere di intervenire a ogni livello, senza limitarsi al ruolo di semplice spettatrice e facendo sentire tutto il proprio sostegno e peso specifico ai lavoratori in questa nuova, delicata vertenza: per questo auspico l’intervento diretto dei parlamentari di ogni schieramento e dell’esecutivo regionale, in primis del Governatore Michele Emiliano e degli assessori al Lavoro e ai Trasporti, Leo e Nunziante, per scongiurare un epilogo disastroso, anche se annunciato”.