Si accende lo scontro politico in Consiglio comunale a Foggia dopo quanto accaduto nella seduta del 14 maggio, quando è stato bocciato l’unico ordine del giorno presentato, firmato dal consigliere di opposizione Nunzio Angiola, esponente del movimento “Cambia”. Un testo incentrato sulla sicurezza nelle campagne e la lotta al degrado ambientale, rigettato – secondo il promotore – non per ragioni di merito ma per una logica di ostracismo politico.
“È accaduto qualcosa di grave per la democrazia e il rispetto delle istituzioni – ha dichiarato Angiola –. Alcuni consiglieri di maggioranza hanno preferito sacrificare la dignità del Consiglio pur di evitare che un atto concreto venisse approvato solo perché portava la mia firma. È una vera e propria umiliazione istituzionale”.
Sicurezza, droni e bonifiche: le proposte rigettate
L’ordine del giorno, nato dal confronto con associazioni agricole e ambientaliste, conteneva una serie di proposte operative per rafforzare la vigilanza nelle aree rurali, la bonifica delle discariche abusive e il contrasto agli sversamenti illeciti. Tra i punti principali figuravano:
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l’istituzione di un tavolo permanente tra Comune, forze dell’ordine e associazioni di categoria;
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una mappatura aggiornata delle aree a rischio ambientale;
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il potenziamento dei controlli tramite droni e fototrappole;
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la richiesta di un fondo straordinario regionale per le strade rurali;
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l’attivazione concreta della Consulta comunale per l’Ambiente;
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il riconoscimento della provincia di Foggia come sito nazionale da bonificare.
“Avrebbero potuto emendare, integrare o stralciare. Invece nulla. Il rifiuto è stato pretestuoso – ha denunciato Angiola –. Ho lasciato l’aula per dignità”.
“Una maggioranza senza guida, la città dimenticata”
Il consigliere ha poi criticato aspramente lo stato dell’amministrazione comunale e della maggioranza che sostiene la sindaca Maria Aida Episcopo. “È una coalizione spaccata, paralizzata, che ha fatto mancare il numero legale anche su altri temi importanti. La sindaca non controlla più nulla. In aula si combattono guerre tra correnti, mentre la sicurezza, l’agricoltura, il commercio e il decoro urbano restano fuori da ogni agenda politica”.
Angiola ha ribadito la volontà di proseguire una opposizione intransigente ma costruttiva: “Nessuno pensi di zittirmi con manovre d’aula. Continuerò a dare voce alle periferie dimenticate, ai lavoratori, alle imprese agricole. A testa alta e senza arretrare”.