“Manca solo Tarzan nella giungla sipontina!”. È con queste parole, tra ironia amara e denuncia politica, che il Circolo e i consiglieri comunali di Forza Italia di Manfredonia hanno lanciato un attacco frontale alla giunta guidata dal sindaco La Marca, pubblicando un video dal titolo eloquente: “Nella giungla sipontina”.
Il verde pubblico dimenticato
Nel filmato vengono documentate, attraverso immagini girate sul territorio, numerose aree verdi in stato di degrado e incuria, a partire dalla villetta tra corso Roma e via San Lorenzo fino alla pineta di Siponto, passando per Monticchio, San Camillo, Scaloria, il piazzale Caduti sul Lavoro, i comparti e il secondo piano di zona, ma anche piazza delle Mimose, piazza delle Viole e l’area della stazione.
Secondo Forza Italia, la situazione descritta “evidenzia l’assoluta incapacità amministrativa dell’attuale esecutivo comunale”, accusato di non garantire nemmeno le condizioni minime di vivibilità per i cittadini. Le immagini mostrano erba alta, rami secchi, cestini traboccanti e spazi verdi in evidente stato di abbandono.
La polemica: “Altro che turismo!”
“Il verde pubblico va curato”, scrivono i rappresentanti azzurri in un messaggio allegato al video. “Stanno venendo meno le condizioni essenziali per la vivibilità urbana, figuriamoci pensare a uno sviluppo turistico serio. Altro che turismo!”.
L’accusa politica si innesta nel contesto più ampio delle critiche già sollevate nei mesi scorsi sullo stato della manutenzione cittadina, tra spazi degradati, servizi carenti e mancata valorizzazione delle risorse ambientali.
Un messaggio diretto all’amministrazione
Il messaggio è chiaro: la manutenzione del verde urbano non può più essere trascurata. Per Forza Italia, l’abbandono delle aree pubbliche non è solo un danno estetico o ambientale, ma una ferita al decoro urbano e alla qualità della vita dei residenti. Il video si chiude con un appello implicito all’amministrazione affinché intervenga tempestivamente, ponendo fine a quello che i consiglieri definiscono “un silenzioso fallimento gestionale”.
