La chiusura del ponte sulla strada comunale 5, che attraversa il fiume Cervaro, potrebbe mettere a rischio una delle tradizioni più antiche e sentite del territorio foggiano: il pellegrinaggio notturno al Santuario dell’Incoronata, in programma come ogni anno nell’ultimo venerdì di aprile. A lanciare l’allarme sono stati Nunzio Angiola, consigliere comunale e segretario provinciale di Cambia, e i dirigenti del movimento Michele Brunetti, Antonio Cicconetti e Carlo Russo, che hanno chiesto all’amministrazione comunale di intervenire per risolvere la criticità in tempi rapidi.
Un cammino di fede a rischio interruzione
Il pellegrinaggio mariano, che parte dalla Chiesa di San Paolo nel quartiere Cep e attraversa il tratturo San Lorenzo, è un rito che si ripete da oltre un millennio e che lega profondamente la comunità foggiana al culto della Madonna Nera dell’Incoronata. “Ogni anno – spiegano gli esponenti di Cambia – migliaia di fedeli, di tutte le età e condizioni sociali, percorrono questo cammino nelle ore notturne, spinti dalla devozione e dalla speranza. È un percorso spirituale che supera la fatica e le difficoltà, un momento identitario per tutta la Capitanata”.
Tuttavia, la recente chiusura della strada comunale 5 Foggia-Ordona, all’altezza del ponte sul Cervaro, rischia di compromettere l’intero evento. Oltre al danno per i pellegrini, il blocco della circolazione sta creando gravi disagi per residenti e imprenditori della zona, che vedono compromessa la possibilità di raggiungere Ordona e gli altri snodi viari fondamentali per le loro attività.
Appello al Comune per un intervento immediato
Il movimento Cambia chiede un intervento urgente da parte dell’amministrazione comunale affinché venga trovata una soluzione prima della data del pellegrinaggio. “L’amministrazione intende davvero passare alla storia come la prima che ha interrotto una tradizione che affonda le radici nell’anno 1001?” si chiedono Angiola e i dirigenti del movimento.
Secondo quanto riferito, il comandante dei vigili di Foggia, Vincenzo Manzo, si sarebbe già detto disponibile a supportare il settore lavori pubblici per valutare possibili soluzioni. Una delle ipotesi avanzate è quella di consentire almeno il transito pedonale sul ponte in occasione del pellegrinaggio, garantendo così la continuità della tradizione religiosa.
“Auspichiamo che il Comune esegua subito un sopralluogo per verificare i motivi della chiusura, gli interventi necessari e la possibilità di rendere il ponte accessibile ai pedoni – concludono gli esponenti di Cambia –. Questo non è solo un problema logistico, ma anche un pezzo di storia e identità del nostro territorio che non può andare perduto”.