“È stata una tragica fatalità”. Così si è difesa la donna che ieri sera, nella sua casa di San Severo, nel Foggiano, ha accoltellato il convivente all’addome, uccidendolo, durante una lite per futili motivi. La vittima è Mario La Pietra, muratore di 30 anni, deceduto poco tempo dopo l’arrivo in ospedale. La donna, nei confronti della quale non è stato adottato alcun provvedimento, ha raccontato al suo avvocato, Rosario Antonio De Cesare, che quando si è consumata la tragedia lei stava cucinando. Aveva il bambino più piccolo, di un anno, in braccio – avrebbe detto – e con l’altra mano reggeva un coltello con cui stava tagliando le cipolle per preparare la cena. È quindi ripresa una discussione cominciata nel pomeriggio con il convivente (i due vivevano insieme da 12 anni) che l’avrebbe strattonata e le avrebbe tirato violentemente i capelli; lei, per evitare che il piccolo cadesse per terra, si è divincolata colpendo “involontariamente” l’uomo all’addome con il coltello.
Stando sempre alla ricostruzione fornita dal legale della donna, “l’uomo avrebbe fatto rientro a casa ieri pomeriggio intorno alle 17 dopo il lavoro. Tra i due ci sarebbe stata una prima discussione per futili motivi durante la quale l’uomo avrebbe sbattuto la convivente contro la cancellata dell’abitazione. La donna avrebbe rimediato una ferita al braccio destro. Il convivente si sarebbe poi allontanato con l’altra loro figlia, una bambina di pochi anni, facendo rientro a casa intorno alle 20, in stato di ebbrezza. La discussione sarebbe continuata, questa volta per questioni economiche e sarebbe avvenuta la tragedia”. “Nei momenti successivi – chiarisce l’avvocato – entrambi non si sarebbero resi conto dell’accaduto. Quando l’uomo ha visto il sangue, la donna ha allertato immediatamente i soccorsi sanitari e i carabinieri”. Gli stessi militari che, coordinati dalla procura, stanno facendo tutti gli accertamenti per cristallizzare l’accaduto. (Ansa)