Un racconto distorto e parziale, che ha descritto la città con un’immagine lontana dalla realtà. È questa la dura reazione dell’associazione Orta Nova Libera al servizio del TG2, andato in onda nell’edizione serale del 28 febbraio 2025. Secondo il gruppo, il servizio avrebbe presentato Orta Nova come un territorio caratterizzato da degrado e vulnerabilità sociale, con l’obiettivo di giustificare all’opinione pubblica la necessità di destinare alla città i fondi previsti dal Decreto Caivano.
“La nostra città non è solo degrado”
“Non possiamo nascondere i nostri problemi – affermano dall’associazione – ma abbiamo l’obbligo morale e sociale di promuovere le esperienze economiche, culturali e sociali che il nostro territorio continua a generare, anche in questa fase buia e mesta”.
Orta Nova Libera respinge con forza l’immagine di una città interamente priva di senso civico e travolta dal degrado, sottolineando come esista una maggioranza di cittadini che vive rispettando le regole, contrapposta a una minoranza che invece la deturpa e cerca di tenerla sotto scacco.
“Il vero problema è la mafia, non la cittadinanza”
La principale accusa mossa al TG2 riguarda però una presunta omissione fondamentale: il mancato riferimento al sistema mafioso-clientelare che, secondo Orta Nova Libera, rappresenta la vera piaga della città. “Il servizio ha omesso di parlare del problema centrale della nostra comunità, orientando la questione verso una mancanza di senso civico e di responsabilità della cittadinanza. Ma l’autentico cancro che cerca di soffocare le energie e le speranze della nostra Orta Nova è il sistema mafioso”.
Secondo l’associazione, il potere criminale si avvale della “servitù di una piccola, ma forte, zona grigia, composta da pseudo-imprenditori, pseudo-politici e pseudo-professionisti”, che contribuiscono a perpetuare un sistema di potere e oppressione. Il Consiglio comunale, ricordiamolo, è stato sciolto per mafia nel 2023.
Un documento per l’utilizzo dei fondi del Decreto Caivano
Per contrastare questa narrazione e ribadire il ruolo attivo della comunità nella gestione delle risorse pubbliche, Orta Nova Libera annuncia la stesura di un documento pubblico che sarà elaborato insieme alle realtà operose del territorio. “Indicheremo come e su cosa spendere i finanziamenti del Decreto Caivano“, spiegano dall’associazione.
L’obiettivo è chiaro: dimostrare che Orta Nova non è solo criminalità e degrado, ma una comunità in grado di rialzarsi e di decidere il proprio futuro.
“Orta Nova è libera e lo dimostrerà”
L’appello finale dell’associazione è rivolto ai cittadini, chiamati a spezzare la doppia catena della disinformazione e del sistema mafioso. “Da questa situazione se ne esce con le uniche armi che abbiamo a disposizione: storia, cultura, cura dell’ambiente, legalità, educazione, prossimità e speranza”.
Un messaggio forte, che si oppone all’immagine diffusa dal TG2, rivendicando il diritto della comunità a raccontare se stessa in modo autentico e a costruire il proprio futuro senza etichette imposte dall’alto. Qui il Tg2 con il servizio