Un gruppo di cittadini di Foggia, supportati da associazioni come WWF Foggia, La Società Civile, Italia Nostra e Konsumer Italia, ha avanzato un’istanza di annullamento in autotutela del contratto di raccolta rifiuti tra il Comune di Foggia e la società AMIU Puglia. La vicenda, che ruota attorno a un affidamento diretto di 9 anni per oltre 200 milioni di euro, è al centro di un’indagine penale avviata nel 2023 e culminata a settembre 2024 con la notifica di conclusione delle indagini agli indagati.
Le accuse e i rilievi dell’indagine
L’indagine della Procura ha portato alla luce diverse irregolarità: l’affidamento diretto del servizio sarebbe stato effettuato senza una seria indagine di mercato, in violazione delle norme di evidenza pubblica.
Inadeguatezza del servizio: la società Amiu non avrebbe garantito livelli di servizio accettabili, con gravi carenze nella raccolta differenziata e nella manutenzione dei cassonetti. Irregolarità nei documenti: il piano industriale di Amiu risulterebbe basato su dati falsati e la relazione tecnica ex art. 34 sarebbe stata redatta in modo improprio da due indagati. Emergenza rifiuti del 2023: durante l’estate del 2023, la gestione avrebbe favorito il capoluogo barese a scapito di Foggia, lasciando i cittadini foggiani a convivere con cumuli di rifiuti nelle strade.
Danni economici e gestionali
Un altro aspetto critico riguarda la gestione finanziaria della società Amiu Puglia. Secondo un’analisi del bilancio 2023, le tasse dei cittadini foggiani sarebbero state utilizzate per coprire le perdite derivanti dalla gestione rifiuti del Comune di Bari. Mentre a Foggia si registrava un utile di 1,5 milioni di euro, Bari accumulava un disavanzo di 2,1 milioni. Questa gestione ha sollevato forti dubbi sull’efficienza e sulla trasparenza dell’utilizzo dei fondi pubblici.
Le richieste dei cittadini
Alla luce di queste evidenze, i promotori dell’iniziativa chiedono l’annullamento del contratto con Amiu Puglia per violazione delle norme e mancanza di convenienza economica; interventi urgenti per garantire trasparenza e ripristinare la legalità amministrativa; dimissioni delle figure coinvolte nell’inchiesta, tra cui dirigenti comunali e rappresentanti di Amiu; indagini contabili da parte della magistratura per accertare eventuali danni erariali.
Un evento per sensibilizzare la cittadinanza
Il 10 gennaio 2025, in occasione del secondo anniversario del primo esposto, si terrà un evento pubblico per discutere il problema. Saranno coinvolti cittadini, esperti e rappresentanti istituzionali per elaborare proposte concrete e ribadire l’importanza della trasparenza nella gestione dei beni pubblici.