Candela non è solo il paese di Babbo Natale, anzi. Nella cittadina dei Monti Dauni è ancora conservato un vasto patrimonio storico culturale. Oggi in compagnia dell’operatore culturale, Benito Quaglia, vi portiamo alla scoperta del Capitolo Candelese, un interessante museo allestito all’interno della chiesa della Concezione.
“Questo museo contiene circa 100 pergamene, atti notarili apperteniti al Capitolo Candelese che gestiva i beni e le anime della Chiesa di Candela. Pensate che i preti gestivano anche tutti i beni che il Capitolo possedeva. Immaginate che nel 1700 il Capitolo possedeva 100 immobili ed oltre 1000 ettari di terreno Un capitolo presente già nel 1227. Secondo quanto si legge dallo statuto redatto nel 1596 e conservato presso l’archivio storico diocesano, per entrare a far parte del Reverendo Capitolo bisognava essere nato da grembo candelese, erano quindi esclusi i preti forestieri o nati da genitori non di Candela. Nella navata laterale sono esposte alcune delle pergamene presenti, atti redatti da notai e datate tra il XVI e il XVII secolo. Oggetto dei rogiti sono: legati di messe, istituzioni di Censi, donazioni e contratti di. Affitto. Tra le pergamene anche due bolle papali. Gli atti sono scritti su cartapecora ricavata dalla pelle di vitello, pecora o agnello”. Il museo ospita anche una serie di statue lignee tra cui San Francesco, Sant’Antonio, Santa Chiara, l’Immacolata concezione, ma soprattutto l’antica statua di Santa Maria di Candela.