Un ex renziano in Giunta e un’alleanza che, al netto dell’indicazione al tavolo della candidata sindaca, l’allora dirigente dell’Ufficio scolastico provinciale, Maria Aida Episcopo, affascinata politicamente da Giuseppe Conte solo qualche mese prima della campagna elettorale, sin da subito è apparsa, mediaticamente, sbilanciata a favore del Partito democratico. Che ne sarà degli equilibri foggiani dell’amministrazione Episcopo? La frantumazione nazionale del campo largo progressista da parte dell’ex premier di Volturara Appula e col cuore nel paese di San Pio al momento non ha ancora prodotto scossoni a livello locale a Foggia, città che era stata considerata dopo la vittoria di un anno fa il laboratorio di un patto generale tra Conte e la segretaria Elly Schlein.
Il coordinatore pentastellato ed europarlamentare Mario Furore per ora ha la bocca cucita. Non si sa fino a dove si spingerà l’ostilità tra Conte e Matteo Renzi e quanti accordi farà saltare nelle varie regioni al voto.
“È una cosa che si sta giocando a livello nazionale, non ha collegamenti coi territori. E a noi non hanno detto nulla a riguardo”, osserva a l’Immediato il consigliere comunale Francesco Strippoli. Sarebbe complicato, del resto, rompere oggi l’alleanza locale municipale, che ha ricalcato quella regionale di Michele Emiliano.
Il M5S ha oggi a Foggia, oltre alle due assessore Lucia Aprile vicesindaca e assessora all’Ambiente e Simona Mendolicchio amministratrice al Welfare e ai cinque eletti in consiglio, la presidenza della pesante Commissione Ambiente e Territorio con l’ingegner Giovanni Quarato, la presidenza di Am Service, due sue consigliere in Ataf e Amgas e il suo riferimento nel CdA di Amiu Puglia, Fabrizio Baia. Più tutte le deleghe senza portafoglio e ascolto e controllo dei vari consiglieri comunali, tra cui quelle della sosta tariffata a Nicola Formica e quella al Bosco Incoronata per Francesco Strippoli.
Intanto è tempo di elezioni e nomine per la città. Domani il M5S dovrebbe votare il referente del gruppo territoriale di Foggia, sono 172 gli iscritti aggiornati.
Solo pochi mesi fa i tesserati foggiani erano 208, ma con la fuoriuscita di Giuseppe Fatigato, approdato nel partito centrista di Maurizio Lupi, molti attivisti a lui vicini si sono defilati. Richiamati e interpellati i fedelissimi dell’ex capogruppo hanno preferito rinunciare all’iscrizione. Da 208 si è passati a 172, appunto.
Secondo quanto raccontano coloro che masticano di regolamenti, la votazione per il coordinatore cittadino ha un quorum. Domani dovranno essere presenti almeno 87 iscritti affinché la votazione sia valida.
Chi sono i candidati o i papabili? Potrebbe essere in pole position Giovanni Buononato, al quale potrebbero andare anche i voti vicini a Fabrizio Baia, che oggi in forza ad Amiu Puglia ha declinato il ruolo di dirigente. Buonanato è colui che ha costruito la community, che dopo l’addio del sistema di Rousseau di Casaleggio ogni eletto ha dovuto supportare.
Non è più candidato lo storico attivista Malgieri, che era nella prima cinquina di possibili referenti del gruppo territoriale. Tra coloro che potrebbero ambire alla guida del gruppo ci sono il commerciante e gioielliere Francesco Paolo Sebastiano, l’ex candidato consigliere Antonio Lo Conte e Nino D’Andrea. Per il ruolo non si è candidata nessuna donna, Antonella Zoppo, prima dei non eletti, ha rifiutato, dopo aver detto “no grazie” alle postazioni nelle municipalizzate, anche questo incarico.