Sconto in appello per Giuseppe Spiritoso detto “Papanonno”, Giuseppe Albanese alias “Prnion” e Fabio Tizzano. I tre uomini, condannati in primo grado nel processo “Decima Azione”, hanno ottenuto una riduzione della pena dai giudici baresi. 14 e 4 mesi a Spiritoso (clan Moretti), nome storico della malavita foggiana, ritenuto colpevole di mafia ed estorsioni. A Foggia venne condannato a 21 anni.
11 anni e 6 mesi (rispetto ai 18 anni del primo grado) al “morettiano” Albanese, altro elemento di peso della mafia foggiana, accusato anche lui di mafia ed estorsioni. Per “Prnion” è solo l’ennesima condanna dopo quella all’ergastolo per l’omicidio di Rocco Dedda e gli 8 anni inflitti per droga nel processo “Araneo”.
Infine, 14 anni e 4 mesi (21 in primo grado) a Fabio Tizzano (sempre clan Moretti), accusato di mafia e del tentato omicidio di Mimmo Falco nel 2015 in via della Repubblica. La vittima rimase paralizzata.
“Decima Azione” è l’operazione di Dda e carabinieri del 30 novembre 2018 incentrata soprattutto sul racket delle estorsioni a Foggia: all’epoca vennero arrestate 29 persone, 25 processate con rito abbreviato e 4 (Spiritoso, Albanese, Tizzano e un’altra persona assolta) con rito ordinario.
Tra i condannati in via definitiva ci furono anche i maggiori boss: 10 anni e 8 mesi a Rocco Moretti detto “U’ purk”, 20 anni a Francesco Sinesi, 9 anni al padre Roberto detto “Lo zio” e 8 anni a Vito Bruno Lanza detto “U’ lepr”.