Revocati gli arresti domiciliari ad Angelo Salvemini, Michele Romito e Raffaele Fatone, indagati nell’inchiesta di Manfredonia, “Giù le mani”. Il provvedimento arriva a poche ore dall’avviso di conclusione indagini preliminari. Per un altro indagato, Michele Fatone detto “Racastill” (padre di Raffaele), c’è stata la sostituzione della misura cautelare dal carcere ai domiciliari.
“Le indagini, avviate nel febbraio del 2022 – scrive la Finanza -, hanno seguito tre filoni relativi, il primo, a presunte intimidazioni poste in essere da due dipendenti (i Fatone) di una società municipalizzata (l’azienda di rifiuti Ase) a danno dei colleghi ed ipotesi di peculato dei beni aziendali, il secondo, all’aggiramento di un’interdittiva antimafia disposta dalla Prefettura di Foggia nell’esercizio di attività di onoranze funebri ed il terzo a pressioni sull’apparato comunale per evitare lo smontaggio di un ristorante (il “Guarda che luna”) sul litorale manfredoniano”.
Tra i nuovi indagati ci sono anche l’ex sindaco di Manfredonia, Gianni Rotice e suo fratello Michele detto “Lino”. L’accusa è di corruzione elettorale. I Rotice – fu anticipato da l’Immediato mesi fa – avrebbero chiesto voti alla famiglia Romito consentendo in cambio di non ostacolare la permanenza del ristorante “Guarda che luna”, poi smontato in ogni caso. Per i fratelli Rotice la contestazione esatta è “concorso nel reato di corruzione elettorale”.
Tra i nomi nuovi, non presenti il 9 marzo scorso, giorno del blitz, c’è infine il dipendente Ase, Rocco Spagnuolo. Secondo gli inquirenti, si sarebbe appropriato, insieme al principale indagato Michele Fatone, presunto “dominus” nell’azienda municipalizzata dei rifiuti, dell’olio per motori di cui avevano la disponibilità in ragione del ruolo ricoperto all’interno dell’azienda, il Fatone “ponendo in essere la condotta costrittiva in danno di Spagnuolo”, quest’ultimo “consegnando a Fatone quanto da lui richiesto”. Completano la lista degli indagati, l’ex segretaria comunale Giuliana Galantino, Grazia Romito (sorella di Michele) e Luigi Rotolo.
“A seguito dell’esecuzione delle misure cautelari personali – ricorda la Finanza in una nota -, il Tribunale del Riesame aveva mutato i provvedimenti restrittivi nei confronti di alcuni indagati e riqualificato alcuni reati contestati. Nelle scorse ore sono stati notificati gli avvisi di conclusione delle indagini nei confronti dei predetti e di ulteriori indagati, accusati a vario titolo di peculato, concussione, corruzione, falso in certificati o in autorizzazioni amministrative, estorsione, minaccia, atti persecutori, lesioni personali aggravate e violenza privata. Va precisato che gli indagati non possono essere considerati colpevoli fino all’eventuale pronuncia di una sentenza di condanna definitiva”.