“A me non piacciono le bomboniere, infatti avevo pensato di farne a meno per la Prima Comunione di mia figlia. Ma ad Alice l’idea non andava giù. Allora, mi sono messa a pensare cosa poter fare per non deluderla. Mi sono ricordata di Pina Suriano e dei lavori che realizza con le ragazze di Candela, l’ho subito contattata facendomi spiegare bene quale fosse lo scopo del progetto. Sono rimasta colpita dalle sue parole e ho spiegato ad Alice quale fosse la mia idea: far realizzare a queste donne la sua bomboniera”. Inizia così il messaggio di Bini Staffieri, mamma della piccola Alice, che la scorsa domenica ha ricevuto a Candela la sua prima comunione. Come bomboniera da donare a parenti ed amici, quindi, Alice e la sua mamma hanno pensato al dono della Frontiera della Fratellanza, coinvolgendo le ragazze migranti accolte presso Villa Torre Bianca, dove è presente il Centro di seconda accoglienza diffusa.
Di conseguenza, le beneficiarie del progetto SAI – Sistema di Accoglienza e Integrazione “Candela Vulnerabili” promosso dal Comune di Candela gestito dalla cooperativa sociale Medtraining nelle scorse settimane si sono messe subito al lavoro sfoggiando l’abilità innata di cui sono naturalmente dotate. Al via gli intrecci, gli abbinamenti di colori e materiali per offrire ognuna il meglio di sé a questo appuntamento che nel Laboratorio di Artigianato curato da Pina Suriano si respira condiviso. “La bambina ha accolto la mia idea ed è rimasta stupefatta da quello che le ragazze sono riuscite a creare – aggiunge la mamma -. Sono persone speciali che hanno reso significativo questo giorno per Alice e per tutta la sua famiglia. Sono immensamente felice di aver accontentato mia figlia e aver fatto un piccolo gesto per collaborare al processo di inclusione. In fondo Gesù si dona sempre con il suo Corpo e il suo Sangue. Alice ogni volta che riceverà Gesù si ricorderà del suo Dono d’Amore”.
Il Laboratorio di Artigianato, quindi, diventa un’occasione per stare insieme, per socializzare, per imparare nuove competenze magari da poter sfruttare anche nel mercato del lavoro. Da questo percorso di donne in cammino verso la frontiera della fratellanza è nato anche Baulé, il marchio che accompagna le varie produzioni del progetto SAI. Le bomboniere che hanno realizzato non sono passate inosservate ed altre famiglie, dopo aver visto il dono della Prima Comunione di Alice, hanno già chiesto informazioni per altri eventi in programma. Ė un modo per fare rete, per dare maggior concretezza al loro lavoro, per far arrivare attraverso la loro opera le loro storie e i messaggi di speranza.