Si rincorrono furiosamente almeno due fake news nella caotica campagna elettorale delle prossime amministrative di San Severo. La prima riguarda Nazario Tricarico, c’è chi lo vorrebbe in forza alla coalizione del candidato sindaco del campo largo progressista Angelo Masucci, laddove invece gli amici lo collocano ben saldo in supporto dell’azzurra Rosa Carolina Caposiena.
La seconda concerne proprio la pasionaria oppositrice di Francesco Miglio. Pezzi di centrismo darebbero per possibile un ritiro della sua candidatura a prima cittadina. Niente di più falso, come confermano a l’Immediato, Caposiena e il suo più stretto entourage.
Sui social con un post motivazionale la politica della città dei campanili è netta e sottolinea la sua decisione di andare avanti.
“C’è una famosa citazione di un grande leader del centrodestra (Berlusconi, ndr), di cui mi onoro di rappresentarne il simbolo: San Severo è il paese che amo. È la città che per dieci anni ho difeso sola contro tutti. Contro chi l’ha offesa, l’ha umiliata, derisa. Contro le forze che l’hanno maldestramente governata e ridotta nelle disastrose condizioni che noi tutti conosciamo. Scendo in campo, decisa, oggi più di ieri, coerente, da sempre e per sempre, mettendoci tutto l’impegno e la mia esperienza, a disposizione della più grande battaglia che oggi, grazie ai tanti sanseveresi mi hanno sempre sostenuto, decido di combattere per migliorare finalmente la città”.
Secondo un osservatore, il caos sarebbe stato generato anzitutto da un iperattivismo giocato d’anticipo da Caposiena e Tricarico, che avrebbe indispettito chi non ha mai ritenuto l’azzurra la candidata naturale del centrodestra.
Molto poi avrebbe influito anche la moral suasion del consigliere comunale leghista Giuseppe Manzaro, che forte del suo pacchetto di voti di circa 407 consensi e artefice della sconfitta di Rosa Caposiena alle primarie del 2019 contro Bocola non poteva probabilmente accettare che fosse lei la candidata sindaca.
La ricostruzione di Nazario Tricarico è molto articolata. E spiega: “Manzaro ha iniziato a marcare Lidya Colangelo insieme al segretario della Lega Di Scioscio mettendole in testa l’idea di candidarsi. Fatta questa manovra di rottura tra Colangelo e Caposiena ha spinto l’onorevole La Salandra su Anna Paola Giuliani al tavolo del centrodestra, ma non riuscendo a chiudere su Giuliani ha proposto Di Scioscio. Bocciato anche Di Scioscio ha virato su Leo Lallo che doveva essere il candidato. Praticamente tutti fuorché Caposiena, ma Lallo è rimasto isolato, così Giannicola De Leonardis, La Salandra e tutti i meloniani hanno accettato di chiudere su Colangelo pur di bucare Caposiena. Il sottoscritto irregolare ha tentato di federare tutti, Manzaro l’esatto contrario. Ha vinto lui”.
Nello staff di Rosa Caposiena c’è ancora incredulità. E si chiedono: come hanno fatto i meloniani a convergere su una politica orientata da sempre a sinistra come Lidya Colangelo che ha tra i suoi supporters anche l’avvocato Guido De Rossi, storicamente di area Pd?
E c’è già chi chiama i Fratelli d’Italia, con una battuta al vetriolo, Compagni d’Italia.
“Sarà la gente a decidere, Caposiena ha già organizzato tre liste, per lei conterà soprattutto il suo valore trascinante. Puntiamo sul voto disgiunto, già in questi giorni cresce un effetto solidarietà nei suo confronti”, spiega un suo alleato.
Intanto si fa sentire Colangelo, con una lunga nota stampa.
Eccola
In questi giorni, solo per pura speculazione da campagna elettorale, qualcuno si sta dilettando a raccontare falsità sulla mia persona. Tali calunnie mi rammaricano profondamente!
Io non ho mai fatto parte dell’attuale maggioranza, non solo per una questione ideologica ma, soprattutto, per non averne mai condiviso il modo di amministrare.
La mia vicenda politica in questa consiliatura è assai nota anche ai miei colleghi di opposizione con i quali ho condiviso tante battaglie, contraddistinguendomi come il consigliere di opposizione che ha presentato, in questi 5 anni, il maggior numero di interrogazioni consiliari contro la maggioranza Miglio.
Ho sempre fatto una opposizione collaborativa e propositiva, mai populista o di facciata, sempre con serietà e dedizione.
Un lavoro attento e puntuale che ha portato Alternativa Civica ad indicarmi come candidata sindaco di un progetto civico che mira a dare risposte ad un modo di amministrare di Miglio e della sua maggioranza che oggi si presenta agli elettori con l’avvocato Angelo Masucci.
Nei giorni scorsi, Leonardo Lallo e Rosario Di Scioscio, due persone che hanno tutte le qualità politiche, umane e morali per puntare alla carica di primo cittadino, con i rispettivi partiti, Fratelli d’Italia e Lega, hanno deciso di sostenere questo nostro progetto civico, facendo un passo indietro rispetto alla candidatura.
Ringrazio loro di cuore perché in questo preciso momento storico abbiamo il DOVERE di guardare alle persone, alle idee, ai progetti per la Città. Nel frattempo sono diversi i partiti e i movimenti che stanno dando fiducia al nostro progetto che è molto simile a quello lucano alle regionali, e tali attestazioni di stima mi riempiono di gioia.
Lasciamo ad altri le fantasie denigratorie da campagna elettorale: noi scenderemo in campo con il nostro progetto ponendoci umilmente al giudizio degli elettori.
Il grande obiettivo che abbiamo, e che hanno anche le candidate Anna Paola Giuliani e Rosa Caposiena, è di evitare che per altri cinque anni questa maggioranza continui a governare male la città, come ha fatto finora.