La Corte d’Appello di Lecce ha respinto il ricorso della Procura e confermato il proscioglimento emesso in primo grado per l’ex assessore regionale al Welfare Salvatore “Totò” Ruggeri, l’ex sindaco di Otranto Pierpaolo Cariddi, l’ex consigliere regionale Mario Pendinelli e il tecnico comunale di Otranto Emanuele Maggiulli. Ne dà notizia Repubblica Bari.
Le accuse, mosse nell’ambito dell’inchiesta Re Artù, riguardavano il ripascimento e la sistemazione della spiaggia del Lido Atlantis a Otranto, di proprietà di Ruggeri, nell’estate del 2020.
Secondo la Procura, i lavori erano stati eseguiti oltre i termini previsti dalle normative, allo scopo di favorire Ruggeri e Pendinelli. Un accordo illecito con il sindaco di Otranto avrebbe spinto il dirigente Maggiulli a redigere un atto falso che attestava un ritardo dovuto all’emergenza Covid.
Ruggeri era finito agli arresti domiciliari, così come Maggiulli, che poi era stato rimesso in libertà con divieto di dimora a Otranto. Anche Cariddi era stato sottoposto a divieto di dimora.
Il Gup Sergio Tosi, in sede di udienza preliminare, aveva prosciolto gli imputati, stralciando la vicenda dal resto dell’inchiesta Re Artù. La Procura aveva fatto appello, ma la Corte d’Appello ha confermato il proscioglimento.
Le difese, sostenute dagli avvocati Antonio Quinto e Luigi Covella per Maggiulli, Gianluca D’Oria e Mauro Finocchito per Cariddi, Corrado Sammarruco per Pendinelli e Salvatore Corrado e Giuseppe Fornari per Ruggeri, hanno dimostrato la legittimità dell’operato di Maggiulli e la possibilità di eseguire i lavori in ritardo a causa delle norme relative all’emergenza Covid.
L’avvocato Quinto ha commentato: “la decisione conferma la correttezza dell’operato dell’ufficio tecnico e la possibilità di prorogare i termini per i lavori durante la pandemia. Spiace che il tecnico Maggiulli abbia subito la misura cautelare degli arresti domiciliari”.
Questa sentenza rappresenta un’importante vittoria per gli imputati e chiarisce la loro posizione nell’ambito della complessa inchiesta Re Artù.