C’è attesa in alcuni quartieri della città a Foggia per il rinnovo o il rilascio di concessioni per l’uso di spazi pubblici, in particolare parchi e aree gioco. Se da un lato ci sono stati evidenti miglioramenti per la salute di alcuni spazi, a cominciare da quello Via de Petra, per altre aree sembrano ancora mancare idee e soluzioni.
È chiuso ormai da mesi il Parco dell’Iconavetere in Via Ciano, che comprende un parco giochi e un’area religiosa all’aperto dedicata alla Vergine con relativo scavo archeologico, gestito con una convenzione che risale alla prima Giunta Landella, da un’associazione di Protezione Civile, la OdV Pompieri “Gramazio”.
Nelle ultime settimane l’associazione, come da convenzione in scadenza e prorogata con i commissari, ha ottemperato a sue spese alla potatura degli alberi e alla pulizia di tutto il parco, ma manca ancora una volta la possibilità di aprire lo spazio quotidianamente, come chiedono le famiglie, per via dell’assenza di volontari che ogni giorno si impegnino in tale compito.
Secondo quanto riferisce a l’Immediato il neo delegato al parchi pubblici, il consigliere pentastellato Francesco Strippoli l’amministrazione Episcopo vuole mappare tutte le aree recintate e no, per affidarle ad associazioni o cooperative. “So che c’è la volontà di approntare un regolamento, per le aree si immagina una procedura di adozione, ma ovviamente chi è già gestore avrà un diritto di prelazione”, spiega Strippoli.
“‘L’amministrazione provvederà a nuovi regolamenti e vede di buon occhio l’istituto delle adozioni di aree verdi per coinvolgere la parte più sana e proattiva della città alla riqualificazione dei parchi. Ad ogni modo per i dettagli i cittadini dovranno ascoltare l’assessora di riferimento”.
Nonostante lo sblocco del Salva Enti e la grossa liquidità in mano al Comune di Foggia la Giunta Episcopo non intende immaginare un servizio di guardiania pubblico per i parchi da affiancare alla gestione di ciascuna associazione o coop. “Saranno le associazioni a doversene far carico”, taglia corto Strippoli.
Intanto l’assessorato di Lorenzo Frattarolo sta continuando nell’attività di censimento e ricognizione tecnico-amministrativa dei chioschi esistenti sul territorio comunale, finalizzata alla redazione di specifico piano per l’individuazione di aree idonee all’installazione di chioschi, comprendendo eventualmente quelle esistenti, e relativa regolamentazione in sinergia, per competenze, con gli altri servizi della amministrazione comunale, finalizzato all’assegnazione delle concessioni sulla base di procedure selettive, nel rispetto dei principi di imparzialità, non discriminazione, parità, trasparenza e pubblicità.
Ad oggi, sulla base di un monitoraggio speditivo ovvero dati basati su documentazione di rilascio titolo presente agli atti d’ufficio, risultano 41 chioschi collocati in diverse aree del territorio cittadino le cui procedure autorizzative, in particolare modo quelle legate alla concessione dell’utilizzo di suolo pubblico, si sono conformate sulla base di un vecchio regolamento approvato con Deliberazione di Consiglio Comunale n. 678 del 30 ottobre 1998.
Nell’atto di Giunta si specifica che le occupazioni di suolo pubblico anche all’interno dei parchi pubblici comunali non sono in contrasto con le finalità, le politiche, i programmi e i progetti dell’amministrazione comunale perché esprimono un significativo contributo a vantaggio della crescita e della valorizzazione della comunità locale. Insomma il lavoro da fare sarà enorme. Non solo le aree dovranno andare a gara, ma si potranno prevedere anche dei chioschi, tutti ancora da approvare.