Attraverso una lettera, l’avvocato Pierpaolo Fischetti, legale della persona offesa Domenico Manzella nella operazione della Guardia di Finanza denominata “Giù le mani”, ha inteso replicare ad un articolo comparso oggi sul quotidiano “l’Attacco” che lo accusa di aver fatto da “tramite di Romito con la testata amica”, come riporta il titolo del pezzo giornalistico.
“Faccio riferimento all’articolo pubblicato stamattina sul giornale ‘l’Attacco’ e sul relativo sito internet a firma della giornalista Lucia Piemontese che sembra ormai ossessionata dallo scrivente a tal punto da confondere ad arte le carte giudiziarie per attribuire al sottoscritto e ad un mio collega circostanze del tutto inventate. Dispiace che la Piemontese, già condannata definitivamente per reati in tema di diffamazione, insista nella sua illecita condotta e cerchi di screditare figure come quella dello scrivente in passato minacciato gravemente dalla mafia, con tanto di testa d’agnello davanti al mio studio. Dispiace anche che questi attacchi ingiustificati e diffamatori provengano da un giornale che a più riprese è stato indicato come negazionista del fenomeno mafioso nella città di Foggia, addirittura in sede di commissione antimafia, da parte del procuratore capo di Bari. D’altronde basta dare un’occhiata alla figura del suo direttore Piero Paciello, pluripregiudicato per reati in tema di diffamazione e maltrattamenti in famiglia. Vi è altresì da ribadire, per rimanere aderenti alla verità, che allo scrivente difensore di fiducia di numerosi giornalisti si era rivolto tempo fa il padre dell’allora vicesindaco di Manfredonia affinché il sottoscritto potesse mediare con l’Immediato per evitare la pubblicazione di una foto che lo ritraeva con un soggetto di interesse investigativo. Come è facile appurare dalla captazione presente nell’ordinanza, lo stesso interlocutore ammette che il sottoscritto ha rivolto al Basta le testuali parole: ‘Come ti permetti’ e non ha inteso proseguire oltre. Tra l’altro la foto venne comunque pubblicata”.
E conclude: “Appare evidente che la giornalista Piemontese, purtroppo condizionata dagli interessi del fidanzato di una opinionista del suo stesso giornale, immischiato, politicamente e professionalmente, con soggetti interdetti, cerchi di infamare figure che nulla hanno a che vedere con il loro modo di agire. Naturalmente non sarà una novità che sia il pluripregiudicato Paciello che la pregiudicata Piemontese risponderanno in sede penale e civile delle loro becere condotte”.