È stata inaugurata questa mattina a Canosa di Puglia la Scuola di Specializzazione interateneo in Beni Archeologici, frutto della convenzione sottoscritta dalla Regione Puglia con il Comune di Canosa e le Università degli Studi di Bari e Foggia.
Un percorso formativo innovativo
La Scuola offre un percorso formativo innovativo e altamente professionalizzante, che permetterà a studenti provenienti da diverse regioni italiane di specializzarsi in archeologia, toccando con mano le ricchezze archeologiche e culturali di Canosa, definita un vero e proprio museo a cielo aperto.
Palazzo Carmelitani: foresteria, ambiente di studio e laboratorio
La sede della Scuola sarà Palazzo Carmelitani, messo a disposizione dal Comune di Canosa. Il Palazzo ospiterà i 15 specializzandi, offrendo loro foresteria, ambiente di studio, laboratori e spazi per conferenze.
350 mila euro di finanziamenti e 8 borse di studio
La convenzione, dalla durata di tre anni (2023-2025), prevede uno stanziamento di 350 mila euro per ogni anno da parte della Regione Puglia, che si impegna inoltre a finanziare 8 borse di studio triennali. L’Università di Bari, sede amministrativa della Scuola, erogherà le borse di studio, del valore di 18.000 euro lordi annui ciascuna, a cui si aggiungono il pagamento delle tasse di iscrizione e la tassa regionale per il diritto allo studio per altri 8 studenti meritevoli.
Un’occasione per valorizzare il patrimonio archeologico di Canosa
Il Sindaco di Canosa, Vito Malcangio, ha espresso la sua soddisfazione per l’avvio della Scuola, sottolineando l’impegno dell’Amministrazione Comunale nel valorizzare il patrimonio archeologico della città.
Un modello da seguire in tutta Italia
La Scuola di Specializzazione interateneo in Beni Archeologici di Canosa si candida a diventare un modello da seguire in tutta Italia. Un punto di riferimento non solo nel panorama regionale, ma anche nazionale, per l’affermazione culturale e archeologica della “piccola Roma”.
Interventi e conclusioni
Alla conferenza stampa di presentazione sono intervenuti, tra gli altri, il Consigliere regionale Francesco Ventola, promotore del progetto, i direttori della Scuola di Specializzazione Roberta Giuliani e Giuliano Volpe, i docenti Riccardo Di Cesare, Paolo Ponzio e Matteo Ieva, la direttrice del Museo Archeologico Nazionale di Canosa Anita Rocco, l’Assessore alla Cultura Cristina Saccinto e il vice-presidente della Fondazione Archeologica Canosina Nicola Luisi.
Un nuovo futuro per l’archeologia a Canosa
L’inaugurazione della Scuola di Specializzazione rappresenta un passo importante per il futuro dell’archeologia a Canosa. Un’occasione per formare nuovi professionisti, valorizzare il patrimonio archeologico della città e far crescere la “piccola Roma” come centro di eccellenza archeologica a livello nazionale.