Dopo la nomina dell’ingegner Giuseppe Perrone, fedelissimo del direttore generale Giuseppe Pasqualone, a responsabile degli appalti – in seguito allo scandalo giudiziario che ha travolto Massimo De Santis -, arriva un’altra nomina dall’Asl di Brindisi: Ignazio Minerva è il nuovo responsabile dell’ufficio stampa del Policlinico Riuniti di Foggia. Nonostante la presenza di Angela Fiore, addetta stampa interna, Pasqualone ha stipulato una convenzione con l’Asl da cui proviene per la collaborazione interaziendale nell’ambito della gestione dell’ufficio stampa. Il compenso complessivo previsto per Minerva è di 35mila euro per 12 mesi di lavoro. La scelta del dg, arrivata dopo i diversi servizi televisivi della trasmissione “Fuori dal coro” di Rete4, ha sollevato diverse polemiche, dai professionisti del territorio, fino alle associazioni e alla politica.
La delibera
La delibera firmata da Pasqualone prevede una convenzione con l’Asl di Brindisi per la collaborazione interaziendale nell’ambito della gestione dell’ufficio stampa. “Questo Policlinico – riportato in delibera – ha la necessità di dotarsi di un nuovo assetto organizzativo per la gestione delle attività dell’ufficio stampa”. Pertanto, è stata richiesta una “collaborazione interaziendale con la Asl di Brindisi ai sensi dell’articolo 53 del D.Lgs n. 165/2001 per avvalersi della figura professionale di un giornalista pubblico-specialista con i media”. Con una nota, inoltrata il 28 febbraio, è stata richiesta la convenzione per la collaborazione. L’Asl di Brindisi ha espresso parere favorevole, “assicurando la professionalità di Ignazio Minerva, incardinato presso la Sici della stessa Asl nell’ambito della quale nel corso degli anni ha maturato competenze e professionalità”.
“Per il Policlinico di Foggia i giornalisti di Capitanata risultano estinti?”
“Possibile che per i vertici del Policlinico di Foggia si ritenga che in tutta la Capitanata non esistano professionalità in grado di gestire al meglio le attività di ufficio stampa?”. Il consigliere regionale di Fratelli d’Italia, Giannicola De Leonardis, interviene sulla delibera della direzione generale dell’8 marzo attraverso cui si stipula una convenzione per la collaborazione interaziendale con l’Asl di Brindisi nell’ambito della gestione delle attività dell’ufficio stampa. “In pratica – evidenzia De Leonardis – il Policlinico di Foggia ha la necessità di dotarsi di un nuovo assetto organizzativo afferente alla comunicazione istituzionale. Logica vorrebbe la predisposizione di un bando di selezione aperto a tutti, compresi i tanti giornalisti della provincia di Foggia. Invece, con questo atto, il Policlinico sceglie di avvalersi aprioristicamente di una professionalità proveniente dalla Asl brindisina che, sostanzialmente, svolgerà un doppio incarico per un anno assicurando al Policlinico foggiano 24 ore mensili di lavoro con un compenso orario di 60 euro l’ora. Se proprio si voleva percorrere la strada della collaborazione interaziendale – prosegue De Leonardis – si poteva guardare in casa, alla Asl di Foggia che pure, nel lontano 2018, bandì un concorso per addetti stampa poi espletato solo nel 2022. Sarebbe opportuno che il Policlinico di Foggia ritiri questa delibera e predisponga atti diversi che possano permettere ai giornalisti del territorio di poter partecipare alle procedure di selezione per svolgere al meglio, e sicuramente con un monte orario superiore e un miglior compenso, le attività precipue dell’ufficio stampa”, conclude De Leonardis.
Gli fa eco Alessandro Mancini, segretario dell’associazione Costituzione Cattolica, critica la mancata valorizzazione dei professionisti locali: “È un forte rammarico che il dg non abbia affidato l’incarico a un professionista del nostro territorio”. Mancini sottolinea come la scelta di un esterno non faccia “una bella figura” e non dia “lustro alla città di Foggia”. Inoltre, ritiene che la decisione rafforzi lo stereotipo negativo di Foggia come città fanalino di coda in Italia. “Sono certo che un candidato valido si poteva trovare tra i tanti professionisti che operano a Foggia”, afferma Mancini, evidenziando come la scelta di Pasqualone rappresenti una “mancanza di fiducia” nei confronti delle competenze locali. Mancini conclude auspicandosi che in futuro le istituzioni locali favoriscano i professionisti del territorio, dando loro “opportunità di lavoro e valorizzando le competenze presenti nella nostra comunità”.