“Inquietante correlazione a Manfredonia tra cattiva politica, malaffare e criminalità organizzata, e l’estrema permeabilità della pubblica amministrazione ad influenze, pressioni e condizionamenti pesantissimi e irricevibili”. Questo il commento dell’europarlamentare Mario Furore (M5S) dopo l’inchiesta che nelle scorse ore ha portato a sette misure cautelari.
“Il Comune di Manfredonia, dopo lo scioglimento di un’amministrazione di centrosinistra per infiltrazioni mafiose, viene ancora una volta travolto dal fango nonostante un nuovo corso amministrativo sostenuto dal centrodestra, rivelatosi altrettanto disastroso e deludente – prosegue il pentastellato -. Nessuno può chiamarsi fuori, quindi, da una situazione drammatica di diritti, regole, valori e comportamenti svenduti e piegati agli interessi personali, a danno della legalità e della collettività. Il Movimento 5 Stelle lancia un appello a tutte le liste che concorreranno alle prossime elezioni amministrative per sottrarsi a questo gioco al massacro, che determina la sconfitta della democrazia e dei cittadini sempre più sfiduciati e allontanati da un modo di fare e operare che produce nausea e disgusto. Rinunciare a voti di dubbia provenienza e ai relativi, successivi ricatti. Riavvicinare invece le persone che si sono allontanate dalla politica, che disertano le urne perché non si sentono adeguatamente rappresentate. Scegliere persone ‘pulite’, oneste, preparate, motivate, competenti da candidare, non portatori di voti per potenti e padrini di turno”.
A parere di Furore “la comunità di Manfredonia è stremata, e lo stallo della politica si ripercuote inevitabilmente in ogni comparto. Il Movimento 5 Stelle manterrà e rimarcherà il proprio profilo lontanissimo da questo modo di fare e intendere la politica, ma non può bastare: occorre una presa di coscienza vera, e non di facciata, da parte di tutti. Altrimenti anche le gestioni commissariali, anche le elezioni in serie non serviranno, tale è la diffusione del fenomeno ormai. Salviamo Manfredonia, agonizzante e a un passo dallo spegnersi ma della quale nessuno sembra preoccuparsi davvero”.
Il vescovo: “Manfredonia rialzati”
“Continuo a spronare tutti i concittadini a mantenere sempre vivi l’amore ed il servizio per la nostra comunità cittadina, ancor più in vista delle ormai prossime elezioni per il nuovo governo della città”. Così il vescovo di Manfredonia-San Giovanni Rotondo-Vieste, Franco Moscone dopo la notizia.
“Con forza, dunque, non posso che continuare a ribadire che, anche in contesti ardui e problematici come il nostro, è possibile costruire un futuro diverso, che semina e raccoglie frutti di legalità, sconfiggendo le “strutture di peccato” e innescando alleanze positive per riedificare nella giustizia la casa comune della nostra bella e amata Manfredonia”.
“Nel denunciare questo grave evento criminoso, mi stringo con tutto il mio fraterno sostegno alle Istituzioni dello Stato che vigilano ed operano per la legalità, e alla sbigottita popolazione di Manfredonia, che incoraggio a continuare a percorrere il cammino già intrapreso di comunità laboriosa, onesta ed ospitale che vive nella legalità e testimonia la civile convivenza e la bellezza del Vangelo”. E conclude: “Manfredonia, coraggio, non arrenderti, rialzati, lo devi alla tua storia, al tuo territorio, ma soprattutto alle generazioni che stanno crescendo e meritano un futuro pieno di speranza”.