C’è stata ieri, 22 febbraio, dinanzi al Tribunale di Foggia in composizione collegiale, la discussione del pm e delle parti civili nel processo a carico di Antonello Scirpoli, noto come “Musulin”, 21enne di Vieste accusato di aver favorito, per un periodo, la latitanza del compaesano Gianluigi Troiano, 30 anni alias “U’ Minorenn” o “Il piccolino”, catturato qualche settimana fa in Spagna, vicino Granada.
Nel corso della discussione delle parti processuali, il pm della Dda, Ettore Cardinali, ha chiesto la condanna di Scirpoli alla pena di 5 anni di reclusione, mentre gli avvocati Roberto De Rossi (già legale di Confindustria), che rappresenta il Comune di Foggia, e Michele Fusillo, che assiste il Comune di Vieste, hanno depositato conclusioni scritte.
Il tribunale, all’esito della discussione del pm e delle parti civili, ha rinviato il processo a maggio per le discussioni dei difensori dell’imputato, gli avvocati Paolo D’Ambrosio e Cecilia D’Alessandro.
Secondo gli inquirenti, coordinati dalla Dda di Bari, il giovanissimo Scirpoli avrebbe offerto, in concorso con Luciano Calabrese detto “Cupptiell” (che ha optato per il rito abbreviato con condanna in primo grado a 3 anni), appoggi logistici, coperture, veicoli per gli spostamenti, ospitalità, schede telefoniche, denaro e beni di ogni genere a Troiano, con l’aggravante di aver commesso il fatto allo scopo di avvantaggiare l’associazione mafiosa di appartenenza del latitante, riconducibile al boss Marco Raduano detto “Pallone”, quest’ultimo catturato di recente in Corsica dopo mesi di latitanza. Curiosità, Calabrese è genero di Pasquale Moretti, capo della “Società Foggiana” ed erede designato dell’anziano boss Rocco Moretti detto “Il porco”. I Moretti-Pellegrino-Lanza risultano alleati proprio al clan Lombardi-Scirpoli-Raduano di cui fanno parte Marco Raduano in posizione di vertice e Gianluigi Troiano, fedelissimo dell’organizzazione. “U’ Minorenn”, elemento di spicco della mafia viestana, è infatti il braccio destro di “Pallone”.