La Valle del Fortore in questi giorni è diventata l’epicentro di polemiche e proteste da parte dei cittadini dei comuni di Celenza, Carlantino, Riccia e Gambatesa, questi ultimi due in provincia di Campobasso. Non vogliono che venga installato un parco eolico a ridosso del Lago di Occhito. Sulla questione abbiamo ascoltato il parere dei Legacoop Puglia e Molise.
“Non credo che i cittadini di questo territorio – spiega Carmelo Rollo, presidente pugliese – siano tutti contro l’innovazione. Probabilmente è mancata la condivisione con le popolazioni e le istituzioni, soprattutto non è stato condiviso il valore aggiunto di questi impianti che però non vanno installati ovunque. Un parco eolico deve assolutamente rappresentare il valore aggiunto, ma attenzione le multinazionali devono iniziare a capire che gli affari si fanno in due: su dieci pale una la devono lasciare al comune dove installano il parco, e quella pala potrebbe diventare la comunità energetica del paese. Cosi si invogliano i cittadini a vivere in questi piccoli paesi, altrimenti più pale mettiamo e più gente fugge. L’impatto ambientale? È meno impattante una pala eolica che una centrale nucleare”.
“Il tema dell’energia e della sostenibilità ambientale – aggiunge Chiara Iosue, presidente di Legacoop Molise – è un tema importante che va affrontato. Noi come Legacoop Molise stiamo lavorando molto sulle comunità energetiche, sicuramente uno strumento che valorizza gli impianti solari e non quelli eolici. Sull’eolico dobbiamo assolutamente verificare i progetti e l’impatto che potrebbero avere sui nostri territori”.