“Ma quale Tari alle stelle, l’aumento nella città di Manfredonia si attesta mediamente su circa 0,05 euro/mq di superficie imponibile. Per fare un esempio, su una abitazione di circa 100 mq l’impatto sarà pari a circa 5 euro”. L’amministratore delegato di ASE, l’Azienda Servizi Ecologici di Manfredonia, Massimo Leone, ha convocato la stampa per fare chiarezza all’indomani della sentenza del Consiglio di Stato relativa agli impianti minimi nell’ambito delle competenze di ARERA sul comune manfredoniano.
“L’Ager (Agenzia territoriale della Regione Puglia) – ha aggiunto Leone – ha tentato di ridurre le tariffe degli impianti che trattano questo tipo di rifiuti a beneficio della collettività. Nel frattempo i gestori degli impianti hanno fatto ricorso contro il provvedimento con il quale Ager aveva tentato di contenere queste tariffe, ottenendo l’annullamento del provvedimento dichiarato illegittimo dalla magistratura amministrativa. Pertanto sotto il profilo giuridico, la questione è transitata d dall’ambito di ARERA all’ambito civilistico dove operano le regole contrattuali classiche e vige il diritto del concessionario o del gestore dell’impianto a vedersi riconosciuti gli incrementi tariffari drrivanti dall’applicazione dell’indice ISTAT che ha fatto registrare nel 2021 un + 41,8% e nel 2022 un + 11,6%. Quindi è necessario precisare che la rivalutazione delle tariffe riguarda gli impianti gestiti in concessione da imprese private, mentre gli impianti affidati in house a società a partecipazione pubblica non hanno questa clausola di revisione”.
Nel triennio 2021-2023 il Comune di Manfredonia ha conferito 19.000 tonnellate di rifiuto urbano residuo all’impianto pubblico dell’AMIU di Foggia, e 6000 tonnellate nell’impianto privato di Massafra (Ta). “Come vedete – aggiunge Leone – il 76% di RUR prodotti a Manfredonia sono andati in un impianto gestito da un soggetto pubblico e quindi non ci sarà da fare alcun conguaglio”. Tuttavia c’è ancora molto da fare. “Certo, se aumenta la differenziata la Tari diminuisce. A Manfredonia tutto sommato si differenzia bene, dove si fa il porta a porta superiamo il 70%. Purtroppo troviamo difficoltà nelle utenze commerciali, soprattutto nel centro storico dove si differenzia malissimo, con Via Maddalena in testa. A tal proposito chiediamo più controlli e ovviamente più multe” E allora perchè a Manfredonia non si supera la soglia del 60%? “Perchè il porta a porta non lo facciamo in tutto il territorio”.
Intanto ASE ha presentato al Comune il nuovo Piano industriale che prevede almeno nuove 30 assunzioni, il rinnovo del parco mezzi, l’incremento della raccolta porta a porta, l’installazione di isole ecologiche nei nuovi comparti e nei villaggi della Riviera sud dove si potrà conferire con una scheda personale. “Migliorare la differenziata è l’unico modo per pagare meno tasse. Noi faremo il possibile, cercando di mettere in funzione anche l’impianto di selezione, ma una grossa mano la devono dare utenti e commercianti”.