Ha prodotto atti e pareri la segretaria generale del Comune di Foggia Maria Giuseppina D’Ambrosio sulle due ipotesi di incompatibilità, ex articolo 63 comma 1 numero 1 del Tuel ed ex articolo 63 comma 1 numero 4 del Tuel, di Franco Nunziante eletto con la Lega e Italo Pontone rientrato in aula col Pd insieme ad Annarita Palmieri, per surroga, dopo le nomine assessorili dei due dem Davide Emanuele e Alice Amatore.
Nel primo caso riguardava il presunto potere di firma di Nunziante nella società di riscossione dei tributi di cui il consigliere è dipendente. Ma la segretaria ha appurato che non avendo ruoli apicali né poteri decisionali nella società Andreani Tributi poiché gerarchicamente sottoposto al coordinamento e controllo da parte di figure aziendali superiori, l’incompatibilità non sussiste.
Più complesso il caso di Pontone, che ha un contenzioso in corso con la società fallita di nettezza urbana Amica Spa. È intervenuta l’Avvocatura dell’Ente, dopo che è stata ricostruita la controversia e dopo che è stata verificata l’esistenza di un rapporto di connessione tra quel fatto e l’esercizio del mandato. Insomma, Pontone non sarebbe oggi totalmente distaccato da alcuni avvenimenti.
Secondo D’Ambrosio e secondo l’Avvocatura è rinvenibile per Pontone una causa di incompatibilità, ma essa deve essere valutata e deliberata dal Consiglio comunale, che può anche rigettarla.
Se l’aula dovesse decidere di accettare l’incandidabilità di Pontone e di vidimarla entrerebbe in Consiglio Sandro Brescia.