Bologna diventa la città più slow d’Italia, con una mappa importante di zone 30, il limite di velocità in quasi tutti il tessuto urbano è sceso oggi a 30 km/h, dopo un periodo di transizione di sei mesi. Le multe vanno un minimo di 30 euro ad un massimo di 845 euro, con gli autovelox fissi posizionati nei viali dove è ancora consentita la percorrenza a 50 km orari.
I 30 km/h a Bologna diventano la normalità e interessano tutte le strade cittadine più densamente popolate dove ci sono scuole, ospedali, poliambulatori, case di cura e della salute, mercati e negozi, parchi e giardini, impianti sportivi.
Dopo la proposta lanciata dal consigliere e professore Nunzio Angiola, assai avversata sui social da numerosi politici, nonostante il drammatico caso della morte della giovane avvocata Camilla Di Pumpo, è possibile pensare anche per Foggia un’ampia zona urbana a 30 km orari?
La maggioranza della sindaca Maria Aida Episcopo sta valutando seriamente la possibilità. Nonostante alcuni distinguo. Il capogruppo di Azione Paolo Frattulino, ex maggiore e comandante del corpo della Polizia Municipale, è dubbioso sui reali benefici che porterebbero le zone 30.
“Noi sappiamo che in città il limite è di 50 km, ma già oggi in tante vie, ad esempio, in via Dante, nessuno di buon senso supererebbe i 50 all’ora. Poi trovi il pazzo, ma quello ci sarebbe anche con il limite a 30. Senza autovelox chi rispetterebbe il limite? Solo gli autisti anziani. Io sono d’accordo a zone più controllate, dopo attenti sopralluoghi, ad esempio in via Sant’Alfonso dove ci sono stati incidenti mortali, in via Gramsci, via Manfredonia, ma gli autovelox vanno sempre pre segnalati alla Prefettura, non è una cosa facilissima. Avere delle zone 30 potrebbe essere un deterrente, con tanti autovelox, ma se non hai questi sistemi di controllo è solo propaganda. Servirebbero almeno 10 autovelox fissi, in strade sensibili. Anche i dossi del resto per il codice della strada sono vietati. Ci si appella al senso civico, anche la strada più sicura del mondo diventa pericolosissima se si va a velocità elevata. Va fatto uno studio approfondito con la Prefettura, potrebbe essere un deterrente, ma la fattibilità resta un’incognita”.