Continua a tenere banco la vicenda delle porte chiuse tra Foggia e Taranto. L’associazione ADCUA Odv Assistenza difesa consumatori utenti e ambiente ha scritto al prefetto Maurizio Valiante.
“Il gioco del calcio in questa città, come in altre d’Italia – si legge nella missiva del presidente Walter Mancini -, crea partecipazione ed aggregazione. Permane tuttavia una forma di violenza incontrollata sugli spalti e nei dintorni dello stadio”. Ma secondo l’attivista “la chiusura dello stadio penalizza l’intera città e gli sportivi sia da un punto di vista economico per la mancata fruizione dell’abbonamento all’intero arco delle partite casalinghe ma anche socialmente perché esclude colpendo tutti.
Ritengo dunque per queste ragioni che le difficili decisioni che Lei si trova ad affrontare nel tema specifico, dovrebbero essere più selettive, provvedendo all’allontanamento dallo stadio di coloro che si rendono responsabili di atti condannabili secondo legge e civiltà. Le responsabilità sono sempre individuali”.
Secondo Mancini “perseguire esclusivamente gli autori di violenze dovrebbe essere possibile con l’uso di telecamere dentro lo stadio, di apposito personale delle società di calcio presenti sulle gradinate e in campo e, infine, con l’utilizzo della Tessera del Tifoso”.
Poi conclude: “Vista la dotazione di strumenti atti a permettere la selezione dei responsabili ed il loro allontanamento già prima delle gare, ritengo che la prossima gara interna del Foggia Calcio si dovrebbe disputare a porte aperte, con il solo ed esclusivo impedimento della trasferta della tifoseria organizzata tarantina”.