Tende altissime e sporche di anni, un ficus Benjamin, un tempo lussureggiante adesso completamente secco, morto. I simboli sono ancora quelli della debacle dello scioglimento per mafia e della vergogna nazionale del Capodanno delle pistolettate. Non è un ambiente femminile e accogliente l’ufficio della Presidenza del Consiglio di Palazzo di Città al Comune di Foggia, nel quale si è insediata la prima presidente donna, la dirigente regionale dem, Lia Azzarone.
“Quelle vicende che ci portarono sulle prime pagine dei giornali nazionali e anche sui media esteri, sono il passato, la città ha deciso di cambiare pagina per una svolta. Sarà tutta un’altra storia. La città ha eletto la sindaca, ha dato fiducia al campo largo e al Pd”, dice in esordio la politica foggiana.
Dopo tanti anni di screzi e attacchi, Azzarone ha deciso di “non rispondere alle polemiche” che hanno accompagnato le trattative per la sua elezione. Pure sulla possibilità che il campo largo possa essere replicato per le prossime amministrative della primavera 2024 ha le idee chiare.
“Foggia merita le soluzioni dei problemi. Poi saranno i cittadini a dire se abbiamo fatto bene”
“Non c’è neanche il tempo per le beghe – ribatte con decisione -. Foggia merita le soluzioni dei problemi, la città si aspetta dei risultati. In questi giorni ho già incontrato tanti cittadini, ho incontrato una delegazione di Borgo Cervaro, delle associazioni di ragazze e ragazzi. Saranno i foggiani a dire se abbiamo fatto bene. Foggia è un esempio nazionale, abbiamo dato per la prima volta una immagine tutta al femminile e di cambiamento. Noi abbiamo puntato sul campo largo, la città dovrà decidere. Da subito i cittadini ci diranno se la nostra esperienza è replicabile sul territorio. Sulla scorta dei risultati e non sulle intese delle segreterie. Il banco di prova è la città, non le segreterie o gli umori di questo o quel dirigente”.
“Lo Stato ha fatto un grande lavoro e insieme alle istituzioni si dovrà lavorare ad un percorso di investimenti”
Le priorità per Foggia sono sempre le stesse, immutabili da troppi anni, secondo la presidente. “C’è sempre il lavoro tra le richieste dei cittadini, il lavoro che il Comune non può dare, ma proverà in ogni modo ad intercettare finanziamenti – ammette -. Si potrà incidere sul lavoro, su una maggiore vigilanza e sicurezza, tantissimi imprenditori non vengono ad investire perché c’è un senso di insicurezza. Lo Stato ha fatto un grande lavoro e insieme alle istituzioni si dovrà lavorare ad un percorso di investimenti. Poi ci sono dei temi essenziali, la videosorveglianza, la pulizia, il decoro, la pubblica illuminazione, le strade. Il Consorzio Asi può e deve essere una leva importante, la sindaca ha tenuto per sé quella delega. Oggi c’è su quella postazione un grandissimo presidente, che ha potuto operare solo nell’ordinario. Ma insieme ad una amministrazione democraticamente eletta – non dobbiamo dimenticare che veniamo da un lungo commissariamento e le ripercussioni ci sono state su tutte -, le cose potranno cambiare”.
Azzarone non è interessata ad altre elezioni e seggi. Del resto le elezioni provinciali nuovamente affidate ai cittadini sono lontane. “Ho assunto un impegno con la città di Foggia insieme alla sindaca a fare il presidente del Consiglio. Di dovuto non c’è niente, devo ringraziare tutti i partiti della coalizione e anche dell’opposizione, sono stata eletta per la stima e la profonda conoscenza delle dinamiche politiche. La scelta della sindaca mi ha onorato, la sindaca ha una maggiore sensibilità”.
Sarebbero stati rivolti gli stessi attacchi che lei e Concetta Soragnese avete subito a dei candidati uomini? Il tema del sessismo resta sullo sfondo. “Non lo so, quel che è certo è che non sono state usate le stesse parole per gli uomini. Io ho 46 anni, ho fatto la consigliera per due anni e mezzo, nel pieno della pandemia, molti corridoi di questo Comune non li conosco, non abbiamo potuto agire, c’era il Covid e non c’era tanta agibilità politica. Oggi abbiamo una grandissima responsabilità”.
Di alcune cose pratiche Azzarone si sta già occupando. Ad esempio i microfoni non funzionanti dell’aula. “I microfoni sono essenziali per la democrazia, non tutti i cittadini possono venire fisicamente in Consiglio. Va intensificato il servizio online che al primo Consiglio saltava di tanto in tanto. Il cittadino che vuole seguire in streaming la seduta deve essere messo nelle condizioni di poterla seguire”.
“Una reale politica per le nuove generazioni”
Quella presieduta da Azzarone sarà un’aula aperta, assicura. “Intendo aprire il Consiglio insieme agli assessori e alla sindaca, nel profondo rispetto del mio ruolo che deve essere di garanzia, voglio organizzare eventi con i più giovani, con i più piccoli, con i ragazzi, lavorare con i più piccoli per me è essenziale. Uno degli obiettivi di questa amministrazione sarà concentrarci su una reale politica per le nuove generazioni.
Alla Giunta faccio un grosso in bocca al lupo, la sindaca ha scelto insieme ai partiti giovani capaci e caparbi, assumere una responsabilità del genere è un atto di forza e coraggio. Con un ente che ha un sotto organico da 400 unità”.
“Sono sempre per il rispetto dei ruoli, quando dalla politica si trascende al personale si combatte un’altra partita”
Secondo la presidente c’è bisogno di rimettere in moto la macchina amministrativa, che fino ad oggi non ha potuto funzionare con una tecnostruttura ridotta. Sgombera anche le polemiche sul suo partito, in ordine alle surroghe.
“In consiglio entrano gli eletti, il voto è democratico, i consiglieri li scelgono i foggiani. Il Pd non ha fatto altro che rispettare il voto popolare e spendere in Giunta le nostre due punte di diamante, i nostri primi due eletti. Ci siamo spesi con il massimo possibile. Il cambiamento lo abbiamo proposto davvero”.
Di una cosa è convinta: non teme il possibile ostruzionismo dell’oppositore Giuseppe Mainiero. “Ogni consigliere comunale avrà il suo ruolo, questo consiglio sarà ricco di tutte le figure necessarie, ho profondo rispetto dell’opposizione. Sono sempre per il rispetto dei ruoli, quando dalla politica si trascende al personale si combatte un’altra partita. Spero che in aula non si dia adito a pettegolezzi e chiacchiericcio, dobbiamo volare alto per dare soluzioni, le liti e le guerre lasciano solo ferite. Foggia merita un salto in avanti”.
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