Anticipazioni di cassa da poco meno di 20 milioni di euro al mese per fronteggiare “i possibili ritardi della Regione Puglia, nel corso del 2024, delle erogazioni mensili”, capaci di “comportare momentanee carenze di disponibilità finanziarie tali da pregiudicare le esigenze di continuità assistenziale dei servizi aziendali”.
Il policlinico di Foggia, guidato da Giuseppe Pasqualone, per evitare i problemi che si sono verificati nel recente passato, come il ritardo nel pagamento degli stipendi ai dipendenti, ha sottoscritto un accordo con la Banca Popolare Pugliese dal primo gennaio al trentuno dicembre 2024.
Le condizioni sono le stesse della convenzione stipulata a maggio del 2019, e prevedono un tasso “all’Euribor 3 mesi (base 360 giorni), rilevato il mese precedente e da applicarsi a quello successivo, aumentato di 1,40 punti percentuali” e il “rientro mediante le erogazioni delle quote mensili delle assegnazioni, nonché di altri finanziamenti, oltre le entrate proprie”. Era questo uno dei punti critici evidenziati da Pasqualone quando parlò di “tensione finanziaria”, in un’azienda che ha fatto registrate un deficit di oltre 30 milioni di euro nell’ultimo esercizio.
Dunque, le prospettive per il prossimo anno non sembrano migliori rispetto al quadro riscontrato finora. Anzi. La scelta del management lascia intendere una ulteriore sofferenza per il prossimo anno, determinata dalla difficoltà di far fronte alle scadenze. Una mossa preventiva finalizzata ad evitare “situazioni spiacevoli” determinate dalla difficoltà di far fronte ai pagamenti.
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