Dopo la presentazione ufficiale avvenuta in settimana, il Teatro Comunale “Lucio Dalla” di Manfredonia inaugura la programmazione di “Futura”, la stagione teatrale 2023-2024, con un primo appuntamento di “con gli occhi aperti”, l’appuntamento domenicale dedicato ai bambini e a tutti coloro che si sentono famiglia.
La rassegna, pensata per le nuove generazioni, è ideata da Bottega degli Apocrifi con il Teatro Pubblico Pugliese e il Comune di Manfredonia. Fino al prossimo 11 maggio saranno ben diciassette appuntamenti con la prosa, dodici in abbonamento e cinque inediti fuori abbonamento; sette spettacoli dedicati alle nuove generazioni per la sezione “Con gli Occhi Aperti” (a cui si aggiunge in via eccezionale uno spettacolo tout public condiviso con la prosa); dodici titoli per ventiquattro spettacoli per “Le Mattine del Teatro”, una produzione di Comunità con il coinvolgimento di 100 bambini e ragazzi della città e una festa di chiusura all’aperto con una cena teatrale.
Ermanna Montanari, Sabina Guzzanti, Giorgio Tirabassi, Nunzia Schiano, Leo Gullotta, Fabio Grossi, Lucia Zotti, Paolo Sassanelli, Michele Schiano di Cola, Miriam Fieno, Ettore Bassi, Sara Bevilacqua sono alcuni degli artisti che abiteranno il palco del “Lucio Dalla”. Enzo De Caro, Marco Martinelli, Teresa Ludovico, Alessandro Piva, Cosimo Severo, Michelangelo Campanale, Massimo de Matteo, Fieno/Di Chio, invece, alcuni dei registi che porteranno in scena la loro visione artistica.
”Futura – ha spiegato il numero uno di Bottega degli Apocrifi, Cosimo Severo – è il manifesto politico e poetico di un teatro, il comunale Lucio Dalla, che esorta a un grande rito collettivo per esorcizzare la paura del domani: per noi, per i nostri figli, per tutti coloro che prendono su di sé la responsabilità di farsi guida, per questa nostra terra che oggi ci pare sconfitta. Un programma culturale non ci assolverà, e non basterà confinare la paura sotto il tappeto delle nostre distrazioni. Una stagione lunga, però, celebra il coraggio di una visione che getta lo sguardo oltre l’ultima data prevista in cartellone. Quanta collaborazione servirà? Tanta, perché l’obiettivo è ardimentoso: arrivare a quella data con una comunità teatrale desta, diffusa e coesa, capace di levare lo sguardo assieme per disegnare un orizzonte rinnovato, nell’intimo e nel collettivo”.