“Chi ti ama non ti ferisce”. “La violenza non è forza ma è debolezza”. “L’amore è fiducia e rispetto”. “L’amore non lascia lividi”. A gridare tutti insieme “Basta violenza” sono i migranti beneficiari del progetto SAI – Sistema di Accoglienza e Integrazione – che la cooperativa sociale Medtraining gestisce a Manfredonia. Un video realizzato dagli stessi ospiti in occasione della “Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne” che si celebra il 25 novembre di ogni anno. Riflessioni, letture, palloncini rossi, partita di calcetto, incontri con le scuole, cartelloni. Un lungo filo rosso contro la violenza sulle donne che vuole sensibilizzare le comunità a riflettere su questo drammatico fenomeno che riguarda anche il nostro territorio.
Un’ideale filo che unisce le varie strutture, gli operatori, i beneficiari dei progetti legati all’immigrazione messi in campo in tutta la provincia di Foggia dalla cooperativa sociale Medtraining, che in questi giorni propone o partecipa ad una serie di iniziative per richiamare l’attenzione su una violenza dalle diverse forme: fisica, sessuale, verbale, psicologica, che nel caso delle donne può includere anche minacce, sfruttamento, coercizione o privazione arbitraria della libertà. Lo sanno bene alcune beneficiarie inserite nei progetti SAI – Sistema di Accoglienza e Integrazione e “La Puglia non tratta – Insieme per le vittime”. Per questo, venerdì 24 e sabato 25 novembre 2023, sono previste una serie di iniziative nei centri di Manfredonia, Orsara di Puglia, Candela, Poggio Imperiale, San Ferdinando di Puglia e Ampliamento SAI di Cerignola. Tutte attività, che anche attraverso il coinvolgimento di scuole, associazioni, istituzioni, Centri di Antiviolenza – CAV, hanno l’obiettivo di lasciare un segno che possa andare oltre l’effetto visivo, ma che in qualche modo possa contribuire seriamente a riflettere sul fenomeno e a spingere quante ne hanno necessità a denunciare, a chiedere aiuto, ad iniziare un primo passo verso la riacquisizione dei propri diritti e della propria vita.
A Manfredonia, oltre al video realizzato, venerdì 24, a partire dalle ore 16.30, a Casa dei Diritti di Siponto (Via dei Pini 5) sarà possibile visitare la mostra “Serenità”, della fotografa Lucia Di Pierro, grazie alla collaborazione con il Centro Antiviolenza “Rinascita Donna”. Realizzata dal Consorzio Opus, la mostra fotografica vuole raccontare il percorso di rinascita di donne reali, vittime di violenza, che sono riuscite ad elaborare il proprio vissuto emancipandosi da questo. Ad Orsara di Puglia, dopo un percorso di sensibilizzazione sul tema della violenza contro le donne attraverso l’incontro con il CAV gestito da Impegno Donna e la visita alla mostra “Com’eri vestita?”, i beneficiari del SAI in collaborazione con l’associazione “Orsarosa” hanno organizzato il 25 novembre una partita di calcetto di sensibilizzazione “SAI… tu non sei sola”. Al termine, saranno liberati nel cielo dei palloncini rossi e momento di integrazione. A Candela gli ospiti dei progetti SAI “Free Entry” e “Vulnerabili” in collaborazione con le alunne e gli alunni dell’Istituto I.T.C. Giannone-Masi di Candela, il 24 novembre rifletteranno sull’importanza del tema attraverso la lettura dei testi dell’autrice Anna Agostiniani.
A Poggio Imperiale il 22 novembre si terrà a cura del SAI e della “Puglia non tratta” un incontro di sensibilizzazione che coinvolgerà i ragazzi delle scuole medie di Lesina e Poggio Imperiale sulla tematica della violenza di genere e sull’analisi degli stereotipi e dei pregiudizi ad essa collegati. Sempre il 22 novembre, le beneficiarie del SAI San Ferdinando di Puglia e Ampliamento SAI di Cerignola vivranno un incontro di conoscenza e formazione con la psicologa del CAV di Margherita di Savoia. Infine, la “Puglia non tratta” parteciperà il 25 novembre alla marcia e al convegno “A passo veloce contro gli stereotipi di genere”, organizzati a San Giovanni Rotondo dalla UISP Foggia-Manfredonia, e il 27 novembre a Casa delle Culture di Bari nell’ambito delle attività “Generare Culture Nonviolente”.