“Nei giorni scorsi avevamo lanciato l’ennesimo grido di aiuto all’amministrazione penitenziaria acchè intervenisse con urgenza sul carcere di Foggia, al fine di evitare questo continuo stillicidio di eventi critici. Ciò in quanto i poliziotti penitenziari pur combattendo da anni una battaglia impari poiché abbandonati da un’amministrazione penitenziaria che continua a riempire il carcere come un uovo (siamo a quasi 700 detenuti per 360 posti con un organico ridotto ai minimi termini), non c’è la fanno più”. Lo riporta Federico Pilagatti del sindacato Sappe.
“Abbiamo chiesto al Capo del DAP ed al sottosegretario Dalmastro provvedimenti urgenti quali lo sfollamento di almeno 150 detenuti, l’invio per qualche mese del gruppo speciale (GOM), nonché un responsabile della sicurezza effettivo. Invece nulla di nulla per cui la violenza e la prepotenza dei detenuti è diventata ormai inarrestabile ed il coraggio, la professionalità dei pochi lavoratori che cercano di arginare questo fiume in piena, è agli sgoccioli”.
I fatti
Stando al Sappe ieri a Foggia “tre detenuti oltre che non essere rientrati nelle loro stanze all’ora di chiusura, hanno distrutto e devastato tutte le telecamere di videosorveglianza presenti nella sezione, per poi procurarsi rudimentali armi rompendo i piedi dei tavoli in legno (utilizzati per mangiare), ricavando con ciò mazze con cui minacciare i poliziotti; e per non farsi mancare nulla incendiando anche i materassi, e ciliegina sulla torta avrebbero divelto un cancello. Questa situazione – continua il sindacato della penitenziaria – ha bloccato tutto il personale in servizio che ha potuto raggiungere le proprie famiglie in serata dopo oltre 14 ore di lavoro ininterrotto. Purtroppo dobbiamo registrare l’ennesima resa dello Stato”.
E ancora: “Questi episodi fanno molto male, poiché gli altri detenuti vedendo che con la violenza e prepotenza possono ottenere quello che vogliono, non si fanno scrupoli per mettere su altre forme di protesta violenta”.
Le richieste del sindacato
“Il Sappe, sindacato autonomo polizia penitenziaria, a questo punto chiede al signor Prefetto non più uno sterile incontro che non porta da nessuna parte, ma che si attivi acchè venga commissariato il carcere di Foggia con la consegna della responsabilità del penitenziario ad un ufficiale della Polizia di Stato o dei Carabinieri , considerato che l’amministrazione penitenziaria non è più in grado di gestire la struttura. Il Sappe, data la gravità della situazione, chiede che venga dichiarato lo stato di emergenza nel carcere di Foggia”.