“La nostra città è stata nuovamente vittima di un vile atto criminale che ha portato alla distruzione di 250 ettari di pineta tra San Felice, Tomarosso e Portonuovo. Grazie all’intervento dei volontari della Protezione Civile di Vieste e di altri comuni del Gargano, dei Vigili del Fuoco, della Polizia locale e delle Forze dell’Ordine si è evitata una catastrofe. Oltre a ringraziare loro, il mio ringraziamento va a tutte quelle persone che hanno collaborato in maniera del tutto spontanea per accogliere, rifocillare ed ospitare per la notte le persone sfollate dalle strutture evacuate. La gente di Vieste ancora una volta ha dimostrato il suo grande cuore”. Così il sindaco di Vieste, Giuseppe Nobiletti, al termine di due lunghe e faticose giornate che lo hanno visto in prima linea con tutta l’amministrazione comunale, per gestire l’emergenza incendio.
A Nobiletti non va giù il fatto che durante i momenti critici dell’incendio non ci siano stati i canadair disponibili. “È chiaro che avremmo voluto un soccorso aereo più adeguato. I mezzi aerei sono arrivati solo questa mattina quando l’incendio ormai era stato domato. L’Italia ha una superficie boschiva vastissima e pochi aerei antincendio disponibili. Assurdo. Anche i vigili del fuoco, in un primo momento dirottati erroneamente su Peschici sono arrivati in ritardo, ma senza il supporto aereo era praticamente impossibile domare le fiamme”.
La malavita dietro i roghi? “Una cosa è chiara, sono incendi dolosi, basti pensare che è già da un paio di settimane che provano ad incendiare i nostri boschi. Non escludo niente, spetta ora agli inquirenti fare luce su quello che è successo”.