“Come ampiamente previsto a seguito dell’alluvione che ha interessato l’Emilia Romagna a maggio, nei giorni scorsi le correnti permanenti dell’Adriatico occidentale, favorite da forti venti di maestrale, hanno determinato uno straordinario deposito di rifiuti provenienti dal mare sugli arenili e le scogliere del Gargano, in particolare sul tratto costiero tra i comuni di Chieuti e Vieste, che già ordinariamente costituisce un ostacolo naturale e recepisce, durante tutto l’anno, rifiuti provenienti da tutti gli estuari del centro-nord Italia. A differenza degli eventi analoghi che accadono annualmente, quello tuttora in atto sta interessando l’incipiente stagione balneare, creando notevoli disagi logistici ed economici alle imprese balneari e grave pregiudizio di sicurezza alle spiagge pubbliche, non avendo i Comuni i mezzi e le risorse necessarie per smaltire tonnellate di legna, plastica, carcasse animali e rifiuti di altro genere che si stanno addensando sulle coste del Gargano Nord. Chiediamo pertanto, la convocazione in tempi brevi di un tavolo istituzionale, utile tracciare in modo definitivo soluzioni all’annoso problema. Nelle more, si chiede un intervento urgente a tutela della incolumità e sanità pubbliche dei cittadini e dei turisti sulle spiagge e le scogliere del Gargano, attesa la stagione turistica già in corso”.
È il grido d’allarme lanciato dai sindaci del Gargano (Chieuti, Serracapriola, Lesina, San Nicandro Garganico, Cagnano, Ischitella, Vico, Rodi, Peschici, Vieste e Mattinata) che hanno fatto partire una missiva al Ministro dell’Ambiente, alla Regione Puglia, al Parco Nazionale del Gargano, al Prefetto di Foggia e alla Direzione Marittima della Capitaneria di Porto, attraverso la quale chiedono interventi urgenti per contrastare i riversamenti di rifiuti marini sulle coste del Gargano.