Il sindaco di Manfredonia Gianni Rotice ancora bersaglio di critiche per la gestione – che sembra davvero inadeguata – del Comune sipontino. Stavolta ad attaccarlo aspramente è il suo ex assessore ai Lavori pubblici Angelo Salvemini, fino a qualche mese fa punta di diamante della giunta, ma oggi strenuo oppositore. Commentando un post della consigliera di minoranza, Maria Teresa Valente, ecco cosa scrive Salvemini: “Il sindaco non legge le carte. Ma sai perché non le legge? Perché non è capace di comprenderne nemmeno il significato letterale, figuriamoci quello tecnico. È un soggetto totalmente inadeguato e totalmente asservito a qualcuno (sto cercando di capire a chi). Ma, secondo te, è una persona capace e competente, oltre che diligente, uno che consente al dirigente dell’urbanistica di andare via con il cosiddetto ‘comando’ senza preoccuparsi di sostituirlo, considerando la grave carenza di organico che caratterizza il nostro ente?”.
E ancora: “Secondo te è una persona capace, competente e diligente uno che di fronte ad una denuncia del vecchio segretario comunale (relativa al concorso della dirigente al bilancio), invece di accertare i fatti lo sfiducia costringendolo a dimettersi? L’avvocata Giuliana Galantino ha denunciato dapprima un conflitto di interessi gravissimo e poi addirittura un tentativo di corruzione. Sai cosa ne ha ricavato? È dovuta andare via. Dopo qualche mese (a gennaio 2023) è capitata la stessa cosa a me. Io ho denunciato una gravissima ingerenza/turbativa relativamente all’appalto di 40 milioni di euro, e lui? Mi ha revocato la delega. Questo è il sindaco che va in giro a professare la legalità, intervenendo a tutte la manifestazioni sul tema. Ma di cosa parliamo, cara consigliera”.
A proposito di legalità, Rotice avrebbe regolarizzato la posizione del suo addetto stampa Matteo Palumbo dopo oltre un anno dall’insediamento a Palazzo San Domenico. Sul caso è intervenuto l’ex sindaco Angelo Riccardi che nelle ultime settimane ha bacchettato pesantemente il suo successore: “Il sindaco di Manfredonia ha finalmente deciso di formalizzare la posizione del suo addetto stampa abusivo dopo ben 495 giorni di presenza non autorizzata – scrive Riccardi -. Tuttavia, la situazione è stata accolta con ilarità, considerando che un individuo senza alcun contratto abbia potuto occupare un ruolo di primo piano nella pubblica amministrazione per così tanto tempo. È davvero vergognoso che nessuno abbia fatto nulla per impedirlo.
Nonostante i continui solleciti dei consiglieri di opposizione, tutti gli organi preposti, compresi i dirigenti comunali ed il segretario generale, responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza (RPCT), non hanno ritenuto necessario assumere alcuna iniziativa. E questo non sorprende, poiché in un’amministrazione dove chi a vario titolo occupa ruoli impropri sembra essere la regola, l’addetto stampa abusivo è solo la punta dell’iceberg.
Le domande che sorgono spontanee sono molte: come ha fatto questo soggetto a occupare uffici, mezzi e strumenti della pubblica amministrazione senza un contratto che ne definisse ruoli e compiti? Come ha fatto ad interloquire con soggetti istituzionali a cui affidiamo grande credibilità, come uffici della Prefettura, della Questura, Carabinieri, Polizia di Stato, ministeri, imprenditori, cittadini…? Come ha fatto ad accedere ai dati sensibili della pubblica amministrazione, leggere atti riservati e delicati, senza alcuna autorizzazione?
Inoltre, l’abusivismo non è solo un’offesa alla legalità, ma anche alla dignità di chi cerca di svolgere il proprio lavoro con professionalità e correttezza. Non possiamo far finta che non esista questo problema a Manfredonia, dove sembra essere tutto permesso a patto di saperlo fare con discrezione”.
Poi Riccardi conclude: “Un sindaco che si vanta di combattere l’abusivismo e poi ce l’ha in casa propria è semplicemente ridicolo. Inoltre, che tipo di legalità è questa che legalizza l’abusivismo per i propri interessi? È certo che gli abusivi di Manfredonia ne prenderanno nota, ringraziando il sindaco per il buon esempio che ha dato loro in questo anno e mezzo. È evidente che ormai la legalità con questa amministrazione si è ridotta semplicemente ad uno slogan“.