Da dimora estiva del boss foggiano Federico Trisciuglio a incubatore di politiche giovanili. Si tratta di Villa Rossana, immobile confiscato alla mafia e ubicato sul viale degli eucalipti a Siponto, a pochi passi dal luogo dell’omicidio di Franco Romito, avvenuto nell’aprile del 2009. La villa di Siponto è il primo bene confiscato nel territorio di Manfredonia e consegnato alla comunità. Questa mattina la cerimonia di consegna alla presenza delle diverse autorità, e tra queste il presidente della Regione, Michele Emiliano. “Non è la prima volta che in Puglia riutilizziamo dei beni confiscati alla mafia. In questo modo consentiamo ai comuni di predisporre immobili per attività sociali. E poi quando si sottrae un bene alle attività mafiose per riutilizzarlo è sempre una grande vittoria delle istituzioni”.
Un luogo dove si condivideranno esperienze, attività, conoscenze tra ragazze e ragazzi che cercano il proprio futuro radicandolo nel principio della legalità. “L’obiettivo dell’azione è stato guidare ragazze e ragazzi, di età compresa tra 14 e 18 anni e a rischio dispersione, in un percorso di valorizzazione di se stessi che culmini nella costruzione di attività d’impresa e opportunità di occupazione. Oggi – afferma la coordinatrice di progetto, Miriam Grassi -, grazie a questa iniziativa, si raggiunge un ulteriore obiettivo, quelli appunto di realizzare, all’interno di Villa Rossana, un incubatore di politiche giovanili realmente attive e orientate alla costruzione di nuovo capitale sociale da investire nell’economia legale”.