“Vittima della smania di diventare eroe di un dipendente di Poste Italiane. Ecco quello che è accaduto al mio assistito Iulian Peagu, cittadino comunitario, manfredoniano d’adozione da diversi anni, il quale ha subito un arresto e conseguentemente la privazione della libertà per un intero pomeriggio solo per essersi trovato nel posto sbagliato (e neanche tanto) al momento sbagliato”. Lo afferma l’avvocato Angelo Salvemini dopo il caso della rapina alle Poste di Manfredonia nella giornata di ieri. Il video dell’arresto è diventato virale sui social ma la persona fermata non era l’autrice del colpo.
Peagu, infatti, come riferisce il suo legale “era tranquillamente seduto ad una panchina della villa comunale, nelle primissime ore del pomeriggio, in attesa che arrivasse l’ora in cui avrebbe dovuto effettuare un trattamento sanitario in ospedale, allorquando si è visto accerchiare da alcuni poliziotti ai quali si accompagnava un uomo con la maglia rossa (il dipendente dell’ufficio postale bersaglio di un rapinatore) che lo indicava come il rapinatore. ‘È lui, è lui’, riferendosi al malcapitato rumeno, confermava il postino ai poliziotti che prontamente si avventavano sul Peugu trascinandolo in terra ed ammanettandolo. Nonostante la negazione di qualsivoglia responsabilità, il signor Peagu veniva caricato in auto e accompagnato presso il locale commissariato ove rimaneva per alcune ore, prima che le autorità si rendessero conto dell’errore di persona commesso e lo rilasciassero senza nemmeno porgergli le scuse. E, così, il mio assistito ha guadagnato il titolo di ‘rapinatore per un giorno’, il cui arresto nella quasi flagranza ha fatto il giro del web grazie ad un cittadino presente in loco che ha pensato bene di riprendere la scena col suo cellulare. Nel video è possibile apprezzare l’atteggiamento superbo e vanitoso assunto dal dipendente postale, il quale ha letteralmente partecipato all’arresto del povero rumeno. Un atteggiamento per certi versi grottesco che ha, però, causato delle conseguenze devastanti per il mio cliente, il quale è rimasto particolarmente provato dall’accaduto avendo riportato persino lesioni fisiche causate dalla concitazione del momento. Valuterò le azioni da intraprendere – conclude Salvemini – anche e soprattutto nei confronti dello zelante dipendente”.