Una vita apparentemente tranquilla quella di Giovanna Frino e del marito Angelo di Lella, entrambi di Apricena, sposati da una ventina d’anni e genitori di tre figli. Ma qualcosa in quel meccanismo familiare si è inceppato. L’uomo, ex guardia giurata di 56 anni, attualmente operaio per una ditta di trasporti, stamattina ha impugnato una pistola calibro 9, pare legalmente detenuta, ed ha ucciso a sangue freddo la moglie, barista, che di anni ne aveva 44. L’ennesimo femminicidio si è consumato nell’appartamento della coppia, in via Saragat, nel comune foggiano.
Era da poco passato mezzogiorno quando alcuni vicini hanno allertato i carabinieri dopo aver udito colpi d’arma da fuoco. In pochi minuti i militari si sono presentati davanti alla porta di ingresso dell’abitazione della coppia, ma l’uomo si era barricato in casa minacciando di non voler aprire. Dopo non poca insistenza, e grazie alla mediazione del maresciallo della stazione carabinieri di Apricena, Angelo di Lella si è arreso consegnandosi ai militari. A terra, in cucina, giaceva il corpo senza vita di Giovanna. Accanto al cadavere la pistola utilizzata per compiere il delitto. Tre i proiettili che hanno ferito a morte la donna, colpita prevalentemente al torace. La cucina non era messa a soqquadro: non c’erano segni di una lite violenta o di una colluttazione.
La coppia ha tre figlie: una di tre anni era all’asilo, una di 21 all’Università, ed un’altra 17enne. Quest’ultima questa mattina non era andata a scuola perché molto raffreddata; era a casa quando i genitori avrebbero iniziato a litigare, ma quando ha udito le loro urla e sentito il primo colpo di pistola per paura è fuggita chiedendo aiuto. Intanto è sotto choc l’intera comunità apricenese. Sul luogo del delitto tra i primi ad arrivare è stato il sindaco Antonio Potenza. “Conoscevo benissimo la coppia, ero amico soprattutto di Angelo e mai mi sarei aspettato una simile tragedia – ha raccontato il primo cittadino -. Lei era sempre solare e sorridente. Lui – riferisce ancora Potenza – ieri sera era passato a prendere il pacco natalizio presso il nostro centro per anziani e i miei collaboratori mi hanno riferito che sembrava sereno”.
I vicini li descrivono come due coniugi apparentemente tranquilli, la coppia non era seguita dai servizi sociali. Non ci sono neppure denunce pregresse. In queste ore gli inquirenti stanno ascoltando parenti e amici per cercare di ricostruire le dinamiche familiari. Intanto, in segno di lutto, ad Apricena sono state sospese tutte le iniziative natalizie. Con quello di Giovanna sale a 16 il numero degli omicidi compiuti in provincia di Foggia dall’inizio dell’anno ad oggi. Si tratta però del primo femminicidio del 2022. Nelle prossime ore l’uomo sarà sottoposto a fermo con l’accusa di omicidio volontario aggravato. (Ansa)