Aboubakar Soumahoro e la Capitanata. Il direttore della Caritas Diocesana, don Andrea Pupilla lo accusa di aver utilizzato sistemi discutibili nei ghetti del Foggiano. “Tutto questo clamore non fa bene al lavoro che svolgiamo, ma soprattutto alle persone che vivono nei ghetti. Non entro nel merito che ha coinvolto la famiglia di Soumahoro, ma sono molto amareggiato per l’incoerenza”.
Poi spiega: “Noi della Caritas andiamo nei ghetti della Capitanata in maniera silenziosa, e siamo stati additati da lui come imprenditori della solidarietà, quando invece noi non abbiamo mai guadagnato niente. Piuttosto il business della solidarietà forse era in casa sua. Questa sua incoerenza ci lascia tanto amaro in bocca. Molte volte siamo stati ostacolati da persone che facevano capo a lui, abbiamo avuto molti problemi con questa gente. E poi la storia dei doni ai bambini del ghetto di Rignano è assurda. In quel ghetto non ho mai visto bambini. La cosa più strana è che questo individuo oggi è un uomo delle istituzioni perchè parlamentare. Chi lo ha candidato forse faceva bene a capire chi fosse questa persona prima di proporlo”.
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