Ristoranti, carburante a alberghi con wellness. Pubblicate le spese per i rimborsi ai commissari del Comune di Foggia. I locali preferiti sono la Trattoria Giordano, Conte Castiglione, Al Gastrò, con il bar Garibaldi Caffè. Mentre per il pernottamento la scelta è quasi sempre il “Museum Hotel Wellness”. La triade del ‘governo tecnico’ della città dopo lo scioglimento per presunte infiltrazioni mafiose durante l’amministrazione dell’ex sindaco Franco Landella, composta da Marilisa Magno, Sebastiano Giangrande e Rachele Grandolfo, hanno fissato l’impegno di spesa pluriennale (dal 2021 al 2023) di 90mila euro per il rimborso delle spese di viaggio, vitto ed alloggio, “che gravano a carico dell’Ente, effettivamente sostenute dai componenti della Commissione Straordinaria di cui al D.P.R. 06/08/2021, sulla base delle modalità e delle misure previste dalle vigenti disposizioni di legge” (determina 1138 del 2021). Somme che si aggiungono all’indennità di carica: 5.500 euro al mese per il commissario Magno; poi ci sono i sub commissari, 3.300 per Grandolfo, altrettanti a Francesco Fasano e poco più di 3.800 per Giangrande. A tutti è “riconosciuto il rimborso delle spese di viaggio, vitto e alloggio strettamente connesse con l’incarico affidato”. In uno dei primi atti (determina 723 del 29 giugno 2021), si stimava in 15mila euro il rimborso spese complessivo per il periodo maggio-ottobre: circa 2500 euro al mese.
Magno, a settembre e ottobre, ha speso circa 1600 euro. Giangrande, invece, quasi 3mila. La prima per le spese di viaggio ha speso circa 500 euro, spostandosi in treno da Bari (dove risiede) a Foggia. Il secondo, residente a Polignano a Mare, 550 euro per il costo carburante della spola in auto tra Potenza e Foggia. Il resto, 2.333 euro risultano spesi per pernottamenti e cene. Negli atti di liquidazione sono presenti le griglie con le singole voci di spesa. Del resto, il ministero dell’Interno è stato chiaro sul punto: “La figura del commissario straordinario è analoga a quella del funzionario onorario in quanto la disciplina del rapporto con l’ente deriva essenzialmente dall’atto di conferimento dell’incarico e dalla natura dello stesso, come anche il compenso percepito dal medesimo ha carattere indennitario e di ristoro delle spese. Il commissario straordinario non è organo elettivo e trae la propria investitura in un provvedimento dell’autorità che esercita il controllo sugli organi degli enti locali la quale gli attribuisce, in base all’art. 141, comma3, del TUEL i compiti ed il relativo compenso prevedendo ‘il rimborso delle spese effettivamente sostenute'”.
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