È amico di Giuseppe Conte ed è fortemente stimato per la sua professione notarile tanto da essere uno degli estensori del nuovo Statuto del M5S voluto dall’ex premier. C’è anche un cerignolano ormai residente a Roma nella pattuglia pentastellata del Parlamento. Si tratta del notaio e docente accademico anche all’Unifg Alfonso Colucci, eletto e candidato nel listino bloccato del Lazio. Colucci si è iscritto al Movimento 5 Stelle ai tempi del Governo Conte 1, come lui stesso racconta, “in ragione dell’alto profilo istituzionale di quella esperienza di governo e delle politiche perseguite dal Presidente del Consiglio”.
Competenza e onore sono le sue parole d’ordine. “Da allora tale interesse è via via cresciuto – aggiunge – fino a voler stabilire rapporti di organica collaborazione con il Movimento, accettando di rivestire, anche in ragione delle mie competenze giuridiche e delle mie qualifiche professionali, le funzioni di Organo di Controllo del Movimento 5 Stelle e di Coordinatore del settore legale del Movimento. Dobbiamo costruire una società aperta ed inclusiva, che valorizzi l’istruzione e lo sviluppo economico, strumenti di libertà della persona, che faccia finalmente funzionare l’ascensore sociale, che realizzi la parità di genere in senso sostanziale, che esalti le diversità, che guardi con attenzione al singolo ed alle famiglie”.
In un articolo del quotidiano Domani, si rendeva conto degli impegni di Colucci, che ha preso il posto di Valerio Tacchini, storico notaio di Beppe Grillo, nel nuovo corso di Conte.
“È stato lui che nell’estate 2021 ha partecipato alla stesura dei due statuti che hanno sancito l’inizio della presidenza di Conte e che quindi ha in parte contribuito all’inserimento di tutte gli elementi problematici che hanno portato allo screzio con il fondatore. Grillo aveva accusato l’avvocato pugliese di aver scritto uno «statuto secentesco» che metteva al centro del Movimento soltanto Conte stesso. Colucci sedeva fianco a fianco dell’ex premier anche negli scontri privati tra Conte e Grillo ed è il suo notaio di riferimento da molto tempo, ma il salto di qualità nel rapporto tra i due è arrivato con la collaborazione durante la stesura dello statuto del partito e il giurista ha anche convalidato il voto degli iscritti che approvava l’introduzione del nuovo statuto. Conte ha continuato a volerlo al suo fianco e l’ha fatto diventare organo di controllo monocratico del Movimento a settembre 2021, subito dopo essersi insediato”.