Anzano di Puglia ha di Puglia solo l’appartenenza geografica, per il resto è molto più vicino all’Irpinia a cui è appartenuta fino al 1929. Ancora oggi fa parte della Diocesi di Ariano Irpino-Lacedonia, la stessa che ha celebrato la Madonna di Anzano. Tra le architetture che arredano il centro storico spicca la bella Chiesa di Santa Maria di Anzano, dichiarata “Santuario” da Papa Pio VII nel 1820. La leggenda narra di alcuni pastori che ritrovarono nel bosco una statua della Vergine e dei tentativi vani di trasportarla prima a Trevico, quindi a Zungoli ed infine a Scampitella. I pastori intesero l’immobilità dei buoi, che avrebbero dovuto tirare il carro su cui si trovava la statua, come chiaro segno della volontà della Madonna di restare nel luogo in cui era stata ritrovata. In quel punto venne quindi costruita la chiesetta detta in origine Santa Maria in Silice.
La festa della Madonna di Anzano si celebra il lunedì dopo Pentecoste e ogni anno i fedeli di Anzano accolgono la statua su un carro trainato da buoi e l’accompagnano a piedi fino alla frazione di Mastralessio dove ad attenderli ci sono i pellegrini arrivati a piedi da Trevico, Zungoli, Vallesaccarda e Scampitella, tutte località dell’Avellinese. Poi tutti insieme verso il santuario di Anzano per la Santa Messa. Abbiamo seguito il suggestivo rito religioso ascoltando il sindaco di Anzano, Paolo Lavanga, il parroco don Michele De Vincentis e alcuni fedeli.