Fa discutere il mancato patrocinio morale del Comune di Foggia per lo spettacolo e il concerto di solidarietà dello scorso 9 Aprile “Note di Pace” organizzato da un cartello di associazioni per i bambini ucraini.
Sono stati raccolti 7mila euro, ma oltre 1200 sono andati al fitto del Teatro Giordano, che la commissione straordinaria guidata da Marilisa Magno, non ha voluto concedere gratuitamente.
Antonio De Sabato, tra gli organizzatori, con la sua associazione culturale Possibili Scenari e referente alla Legalità per l’AICS comitato provinciale di Foggia, ha scritto alla commissaria per esprimere il suo disappunto.
Nella missiva l’ex eletto è molto netto. “Trovo sconcertante la decisione con la quale Lei dott.ssa Magno, ha inteso rigettare il Patrocinio morale richiesto con nota 38964 del 29/04/2022 dall’associazione culturale Possibili Scenari, e comunicata ufficialmente solo il 06/04/2022 a pochi giorni dall’evento. Si fa fatica a comprendere come l’articolo 3 lettera B del Regolamento per la concessione del Patrocinio , che così recita “ sono esclusi dalla concessione di patrocinio le iniziative e le manifestazioni che siano promosse da partiti, movimenti politici o organizzazioni …” possa essere esteso ad un’associazione il cui tipo di attività è esclusivamente per fini culturali e ricreativi come si evince dal codice 949920 del certificato di attribuzione del codice fiscale. Alla scelta del diniego di patrocinio morale è poi seguita la richiesta del pagamento dell’uso del Teatro per frazione di giornata per la cifra di € 1.200,0, inizialmente concesso a titolo gratuito con nota 38760 del 28/03/2022 a firma del dirigente Carlo Di Cesare, soldi che potevano essere destinati in beneficenza e concorrere alla raccolta fondi”.
De Sabato definisce la situazione “grottesca e incomprensibile”e la decisione di Magno “quantomeno discutibile se non illegittima”.
E prosegue: “Le chiedo se ha cognizione che il sentire comune ha avvertito il peso di tale scellerata scelta come mortificazione dell’enorme impegno che tanti volontari e giovani hanno profuso per un evento di solidarietà in un momento tra l’altro così delicato per la nostra comunità. Siamo consci del difficile compito che Lei ha nel traghettare la macchina amministrativa ma questo non può esentare dalla responsabilità di sostenere, senza recare pregiudizio alcuno , le numerose iniziative di solidarietà che con sacrificio vedono impegnati tanti foggiani. Quello che emerge alla fine di questa triste storia è che da una parte lo Stato e i suoi rappresentanti giudicano un’intera comunità rea di votare loschi personaggi da oltre vent’anni, dall’altra inopinatamente si colpisce chi ha avuto il coraggio di esporsi e opporsi a questa situazione. Insomma se dall’impegno civico deriva un pregiudizio per un onesto cittadino, qual è il senso le chiedo, di rivolgere appelli alla mobilitazione di una comunità auspicando una rivoluzione culturale e delle coscienze?”.
De Sabato fa cenno anche ad un’altra iniziativa. “Il timore che questa stessa cifra stilistica possa aver determinato l’interruzione del procedimento teso a dar seguito ad un’altra iniziativa, questa volta in difesa dei diritti umani e precisamente per la libertà dello studente Patrick Zaki , a questo punte pare fondato. Siamo ancora in attesa di capire il perché non si possa ancora procedere con l’esposizione del banner raffigurante il volto di Patrick, avendo ottenuto parere favorevole dalla soprintendenza ed essendoci un ordine del giorno esplicito votato dal Consiglio Comunale che impegnava il Comune stesso in tal senso”.
C’è poi la questione più squisitamente politica. Magno si sarebbe rifiutata anche di ricevere De Sabato con il suo progetto ConCittadino, “esponendo come motivazione l’assenza di radicamento di Progetto Concittadino sia a livello regionale che nazionale”.
“Qui si siamo all’impossibilità oggettiva di impegnarsi per la propria comunità, per cui ogni sforzo viene ricondotto ad un unico e indelebile pregiudizio- conclude- Sono ancora convinto che la ripartenza della nostra città passi soprattutto per la difesa dei diritti degli altri, delle persone diverse da noi , perché è in questa mobilitazione che si ri-genera un nuovo senso di legalità e coesione sociale.
La bacchetta magica non esiste, però esistono scelte che creano condizioni migliori, come salire in macchina ed allacciarsi la cintura. Non è a lei cara Magno che chiediamo di risolvere i problemi della nostra comunità , non è questo il punto, perché è compito della politica far vivere la gente in pace. A lei chiediamo solo la possibilità di riappropriarci di quegli spazi di democrazia preclusi in passato da chi era solito scambiare il diritto con il favore e per fare questo sarà necessario un diverso approccio non solo da parte dei cittadini ma anche delle istituzioni. Come i commissari hanno il compito di ripristinare le condizioni di legalità così i cittadini hanno il dovere di sostenere e attivarsi per ri-stabilire le condizioni di agibilità in un contesto di convivenza e partecipazione civile”.
De Sabato chiude parafrasando JFK: “Il momento per riparare il tetto è quando il sole sta splendendo, perché poi se piove e non sei riparato, l’acqua ti fa più male”