Ha 17 anni L.P. e si è costituito dopo aver ucciso Salvatore Lombardi, 30enne di San Severo detto “Centoss”. Il giovane assassino ha colpito la vittima alla nuca e in altre parti del corpo ma la pistola non è ancora stata ritrovata. Dopo l’omicidio, il minorenne ha contattato la Polizia di Stato confessando tutto agli investigatori. Sul caso indaga la procura dei minori di Bari.
L.P. è il figlio di Giacomo Perrone, un uomo ucciso ad inizio 2021 nell’ambito della guerra per il controllo del traffico di droga a San Severo. Il ragazzo non ha dato spiegazioni ma avrebbe negato di aver agito per vendicare il padre.
Sarebbe dunque già conclusa l’indagine sulla morte di Salvatore Lombardi, ucciso mentre si trovava da solo in via Fortore. Fin da subito si è pensato ad un regolamento di conti nel mondo della droga visti i trascorsi di Lombardi. Nel suo passato droga, furti, resistenza a pubblico ufficiale, rapina impropria e detenzione d’arma.
Immediato anche il collegamento all’agguato a Perrone e ad Enzo Carano, colpiti da ignoti mentre si trovavano in via Mario Carli, covo dei narcos locali. Perrone morto dopo un mese di coma, Carano sopravvissuto. Le frizioni tra i gruppi di spacciatori sono narrate anche in una recente ordinanza cautelare relativa ad un blitz antidroga culminato con tre arresti. In alcune intercettazioni, Lombardi viene accostato al delitto Perrone, ma in realtà non ci sarebbe alcun riscontro oggettivo ma solo informazioni circolate durante alcune conversazioni. Questo però sarebbe bastato per armare la mano di L.P., deciso a vendicare la morte del padre. Anche se lui, come detto, negherebbe questo movente.
L’omicidio di Lombardi è il quarto in meno di un anno e mezzo: a gennaio 2021 l’agguato ad Enzo Carano e Giacomo Perrone, il primo rimasto ferito, il secondo deceduto; in estate, invece, gli omicidi di Matteo Anastasio, ucciso durante la festa per l’Italia campione d’Europa e Luigi Ermanno Bonaventura. Vittime di questi ultimi due fatti di cronaca anche due bambini, il primo di appena 6 anni, nipote di Anastasio, rimasto paralizzato, il secondo, 12enne, ferito lievemente durante l’agguato a Bonaventura. E ora Lombardi detto “Centoss”, giustizia con un colpo alla nuca in pieno giorno.
A San Severo, dopo l’operazione antimafia “Ares” che ha sgominato i clan locali, sarebbe in atto una guerra tra piccoli gruppi di spacciatori, in contrasto per accaparrarsi l’egemonia del narcotraffico in città. Il timore è che la scia di sangue possa continuare. (In alto, Giacomo Perrone con il figlio; sullo sfondo, la scena del delitto Lombardi)