Ritrovato nelle campagne di Japigia il tesoro di San Nicola, trafugato nella notte tra il 21 e il 22 marzo da Farid Hanzouti, tunisino di 49 anni, arrestato il giorno successivo al furto. La refurtiva è stata trovata dalla polizia ma non è ancora chiaro se si tratti di tutto ciò che era stato sottratto dalla Basilica o solo di una parte. Lo riporta Repubblica Bari.
Erano stati rubati i soldi delle offerte ma soprattutto un anello in oro, l’evangeliario con le tre sfere d’argento e un medaglione contenente una fiala della sacra manna, strappati dalle mani della statua del santo. Il valore della refurtiva, secondo le stime, si aggirerebbe attorno ai 20mila euro.
Quando gli agenti hanno rintracciato il presunto ladro, nascosto in un casolare nel quartiere Japigia, hanno trovato 83 banconote da 20 e 50 euro per complessivi 1.750 euro. Nel casolare – ricorda Repubblica Bari – sono stati sequestrati anche altri oggetti, tra i quali un anello in metallo con scritte cirilliche, probabilmente rubato nello stesso furto, perché “tradizione vuole – era scritto nel provvedimento di fermo – che i devoti del Santo Patrono, soprattutto di nazionalità russa, oltre alle offerte lancino nella cripta dei piccoli anelli. In effetti, la cripta è stata forzata e da lì sono stati portati via tanto il denaro lanciato sul pavimento quanto probabilmente gli anelli presenti”. Il tunisino, nel corso dell’interrogatorio, aveva negato di essere l’autore del furto. La gip Angela Cafagna ha comunque convalidato il fermo e disposto la custodia in carcere.