In una Foggia martoriata da corruzione e mafia, con un Comune sciolto per infiltrazioni della criminalità organizzata, è il volontariato a dare segni di rinascita. Weekend di eventi in Piazza Giordano per la 14esima edizione della “Festa del Volontariato” organizzata dal Csv Foggia.
Per Laura Pipoli, componente del direttivo del Centro servizi al volontariato si può parlare di “un bilancio più che positivo. Sono state due giornate molto ricche. Le associazioni hanno partecipato in massa, oltre 30 realtà e numerosi volontari. Numerosi cittadini hanno risposto e partecipato attivamente. Abbiamo notato una voglia di rinascita e di scambiarsi opinioni, idee e progetti. E abbiamo riscontrato curiosità da parte dei foggiani, soprattutto dai più giovani”.
Segnali di ripresa tangibili per una Foggia che intende ripartire al più presto: “Questa città vuole un riscatto dopo anni di appiattimento – ha aggiunto Pipoli -. So che c’è una gran parte di cittadini che ha voglia di rivivere”. In futuro non è da escludere che la festa possa avvicinarsi ai quartieri più difficili: “L’attenzione va spostata sulle periferie, spesso carenti di strutture. Per noi potrebbe essere una spinta in più per il futuro”.
Diversi i momenti di confronto e analisi. Sabato il convegno “Salute mentale, democrazia e diritti”, poi l’incontro dal titolo “La cittadinanza attiva e responsabile come antidoto al degrado della convivenza civile. Modelli positivi in Capitanata”. Sempre sabato si è tenuta una puntata speciale di “Chiaro di luna”, trasmissione condotta da Micky de Finis su “Foggia TV” per discutere sul futuro dell’associazionismo e della cooperazione.
Domenica mattina, la seconda giornata con la premiazione del concorso “L’Arte per la Vita”; a seguire, i vincitori dell’Avviso “Volontariato informale” e la presentazione della pubblicazione “Valutazione di impatto sociale: guida per le associazioni”, edita dal Csv Foggia. L’ultimo evento convegnistico domenica pomeriggio sul tema “Interventi assistiti con gli animali (I.A.A.). Esperienze e risultati del progetto L’amico Cavallo”.
“La festa – le parole del presidente del Csv, Pasquale Marchese – è una vetrina e un’occasione di incontro tra i volontari e la cittadinanza. Quest’anno però ha anche il sapore della ripartenza, dopo un lungo periodo di emergenza in cui il volontariato si è ripensato, riuscendo a rispondere ai bisogni delle persone fragili anche a distanza, durante il lockdown”.