Non solo notizie spiacevoli di cronaca o ultimi posti nelle classifiche nazionali sulla qualità della vita: esiste anche una Foggia caratterizzata da talenti che, con orgoglio, rappresentano la nostra città anche oltre le mura della Capitanata.
È il caso di Concetta e Rosa Iammarino, due gemelle foggiane che venerdì 8 ottobre hanno conseguito, rispettivamente, la laurea in “Ingegneria chimica e biochimica” e in “Ingegneria energetica” all’Università di Bologna, entrambe con la valutazione massima (110 con lode).
Dopo aver terminato brillantemente gli studi superiori al liceo scientifico Marconi, esattamente tre anni fa, le due ragazze pugliesi si trasferivano in Emilia-Romagna, ricche di ambizione, ma anche con un pizzico di malinconia per i 500 chilometri che le avrebbero divise dagli affetti natali. Nonostante ciò, la determinazione e il supporto reciproco hanno permesso a Rosa e Concetta di centrare l’obiettivo prefissato e realizzare il proprio sogno.
“Questi anni sono stati un vortice di emozioni, sorrisi, incertezze e soddisfazioni”, hanno raccontato le gemelle Iammarino ai microfoni de l’Immediato. “Raggiungere questo traguardo nello stesso giorno e alla stessa ora – erano in due aule diverse, ndr – non è stata una semplice coincidenza, ma il frutto di un percorso che abbiamo affrontato insieme, di una passione comune, dell’ascoltarci a vicenda prima di un esame, del condividere gioie ma anche incertezze, del raccontarci delle giornate in facoltà ogni giorno al ritorno a casa. Vogliamo ringraziare la nostra famiglia e, in particolare, dedichiamo questo titolo a nonno Luigi – mancato lo scorso marzo – e nonno Antonio, il nostro più grande estimatore”.
Infine, Concetta e Rosa hanno chiosato con un omaggio speciale: “Un ringraziamento particolare va alla nostra città, Foggia, che con il magone in gola e il desiderio di raggiungere i nostri sogni abbiamo lasciato. Sei stata il porto sicuro in cui tornare nei momenti di indecisione e di nostalgia, il luogo in cui incontrare la famiglia e tutti gli affetti, il posto in cui siamo cresciute. Grazie Foggia!”.